Roma, 14 feb. (LaPresse) – “Sono un perseguitato. Ho detto tante volte che io giocavo a calcio, erano i miei procuratori e Ferlaino che facevano i contratti. Ho fatto più di 100 gol a Napoli, eppure quando rientro in Italia devo togliermi orologi e orecchini”. Sono le parole di Diego Armando Maradona, oggi in conferenza stampa nella sede di Roma del Parlamento europeo per parlare del suo contenzioso con il fisco. “So che un giorno arriverà la giustizia”, ha spiegato l’ex campione argentino, accompagnato dal suo legale Angelo Pisani. “Io voglio venire in Italia a vedere una partita, a trovare gli amici, perché ne ho lasciati tanti”. “Non ho niente da nascondere”, ha ribadito Maradona.

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