Sochi (Russia), 13 feb. (LaPresse) – L’Olanda sta dominando la scena nel pattinaggio di velocità e c’è chi, prima di coronoare il suo sogno olimpico, ha dovuto battere la depressione. Si tratta di Stefan Groothuis, vincitore a sorpresa nei 1000 metri. Un risultato che gli ha consentito di mettere definitivamente alle spalle i problemi fisici e mentali avuti in passato.
“Quando avevo 25 anni ero vicino al vertice e mi sono infortunato al tendine di achille – racconta – ci è voluto un anno e mezzo prima che tornassi a gareggiare”. “Un anno dopo sono andato in depressione. E’ stato un momento strano perché nello stesso periodo sono anche diventato padre per la prima volta – aggiunge il 32enne – sono così felice di aver superato quel momento. Ora ho due bellissimi bambini e sono campione olimpico. E’ incredibile”.
Groothuis è riscorso alle cure di uno psichiatra: “Penso di essere stato molto vicino al suicidio – confessa – è pazzesco ammetterlo ma ognuno di noi può crearsi un inferno nella mente e tutto diventa nero”. A Vancouver l’olandese era giunto quarto nei 1000 metri ma in questa stagione si trova solamente al 17esimo posto nella classifica di specialità della Coppa del Mondo.
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