Sochi (Russia), 12 feb. (LaPresse) – In occasione delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, l’ex azzurro Paolo De Chiesa commenta in esclusiva per LaPresse le gare di sci alpino. Oggi era in programma la discesa libera femminile. La vittoria è andata alla slovena Tina Maze, che ha riscattato così il quarto posto ottenuto nella Supercombinata. Insieme a lei sul gradino più alto del podio, per uno storico oro ex aequo, la svizzera Dominique Gisin. “La Maze ha fatto un vero capolavoro scendendo con un numero come il 21 – ha esordito De Chiesa, ora commentatore televisivo, a LaPresse – Non stava andando bene in questa stagione, c’erano tanti dubbi, risolvere tutto nella gara più importante vuol dire dimostrare di essere la campionessa che è sempre stata”.
Dal punto di vista tecnico, la sciatrice slovena è riuscita a compiere un miracolo soprattutto considerando le condizioni della parte finale della pista. “Era difficile, le temperature negli ultimi giorni si sono alzate, da metà in giù la pista aveva ceduto, proprio per questo oggi erano importanti i numeri – ha proseguito De Chiesa, che ha spiegato la chiave del successo della Maze – Ha costruito la sua vittoria nella parte sopra, all’ingresso di un muro molto ripido, arrivando in anticipo in un punto con molta forza centrifuga e riuscendo ad avere molta velocità. Se non avesse messo fieno in cascina lì con quei 38 centesimi di vantaggio, non ce l’avrebbe fatta a tenere sotto a causa del cedimento della pista”. Oltre all’atleta slovena l’oro in ex aequo è andato anche a Dominique Gisin. “Non si era mai vista una cosa del genere – ha evidenziato l’ex azzurro – E’ stata molto brava e anche un po’ fortunata nel pescare il numero 8, ha fatto una discesa perfetta, a 30 anni dall’oro di Michela Figini (Sarajevo 1984, ndr), sarà stata festa nazionale per la Svizzera”.
In casa Italia è arrivato un quarto posto per Daniela Merighetti, inaspettato alla vigilia ma che lascia comunque un po’ di amaro in bocca. “Mi è dispiaciuto tantissimo per lei – ha rivelato De Chiesa – Ha fatto una discesa fantastica con un ginocchio gonfio, tanto che non doveva neanche quasi fare la gara, ha sciato benissimo ma quei 17 centesimi dal bronzo bruciano e bruceranno, sono cose che rimangono dentro. Ha fatto una gara pazzesca, non se lo sarebbe mai aspettato”, ha ammesso l’ex azzurro. Per quanto riguarda le altre azzurre, “Elena si era già visto dalle prove che non aveva dimestichezza con questa pista, non mi aspettavo tanto, in prova non era stata competitiva e non si può improvvisare” ha aggiunto in merito alla Fanchini, dodicesima al traguardo. “La Stuffer (14/a, ndr) è andata abbastanza bene, non ha espresso il suo potenziale massimo, commettendo qualche errore soprattutto nella parte bassa, così come Nadia Fanchini (22/a, ndr) – ha concluso De Chiesa – Hanno sciato entrambe bene nella parte alta, poi sotto si sono un po’ perse”.
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