Di Andrea Capello
Sochi (Russia), 7 feb. (LaPresse) – Dopo le polemiche è ora di alzare il sipario. Terminerà alle 20.14 locali (orario scelto ad hoc per l’edizione 2014, ndr) il countdown per l’apertura dei Giochi Olimpici invernali di Sochi. Affacciato sul Mar Nero da una parte, sovrastato dalle montagne dall’altra, lo stadio Fisht è pronto a vestirsi a festa per celebrare l’evento voluto ed ottenuto con grande tenacia dal presidente russo Vladimir Putin. Sono più di 3mila gli atleti, provenienti da 88 Paesi diversi, che si sfideranno da oggi al 23 febbraio. Fino a prima dell’assegnazione dei Giochi quello che ora è il Parco Olimpico era una landa desolata. Ora è una specie di ‘Luna Park’ con impianti all’avanguardia ed un ‘piccolo Cremlino’ in miniatura, il Russ Hotel, campo base del presidente sovietico e del suo entourage.
Le preoccupazioni per eventuali attacchi terrostici, l’ultimo arriva dagli Usa e riguarda i ‘dentifrici-bomba’, restano così come le misure di sicurezza ferree, ma l’atmosfera che si respira è comunque quella di una festa, anche se blindata e per pochi intimi. Se molti capi di stato, da Barack Obama a Francois Hollande passando per Angela Merkel, hanno deciso di ‘boicottare’ i Giochi per la legge ‘anti gay’ di Putin sarà invece in prima fila il premier italiano Enrico Letta. Le polemiche seguite alla sua decisione non lo hanno scalfito. “È una scelta che rivendico – ha detto – Per me lo sport non è politica. E’ però dimensione pubblica. E’ cultura delle regole, competizione tra pari, aggregazione sociale. In un campo di basket, come in una pista di neve o di ghiaccio, non conta da dove vieni, quanto guadagni, che religione professi, che partito voti. Non conta quali sono le tue inclinazioni sessuali. In un campo e in una pista contano l’agonismo, il sudore, la testa. Vinci o perdi, ma per dare il meglio di te puoi fare affidamento solo sui talenti e la fatica”.
Massimo riserbo sullo spettacolo organizzato dal comitato organizzatore ma, fra le poche notizie ufficiali e le molte indiscrezioni, qualcosa è trapelato. La cerimonia durerà quasi tre ore. Konstantin Ernst, direttore generale del primo canale statale russo e vera e propria mente dell’evento, ha pensato ad una scenografia che ripercorrerà la storia della Russia dal medioevo ai giorni nostri passando per alcuni riferimenti ai Giochi di Mosca del 1980. L’inno olimpico sarà eseguito dal soprano Anna Netrebko, 42enne star mondiale dell’opera. Sul palco salirà anche il duo femminile delle Tatu, noto soprattutto per un bacio saffico in pubblico che se ripetuto potrebbe diventare l’elemento catalizzatore della serata. Nel frattempo impazza il toto nome relativo all’ultimo tedoforo. Secondo i giornali russi la ‘short list’ è composta dalla leggendaria Lidiya Skoblikova, 74 anni e vincitrice di sei medaglie d’oro nel pattinaggio di velocita’, la 64enne Irina Rodnina, tre titoli olimpici nel pattinaggio di figura a coppie; e Vladislav Tretiak, il più grande giocatore russo di hockey del 20° secolo. Tutto verrà svelato in serata quando il mondo potrà vedere con i suoi occhi cosa la Russia è stata in grado di creare.

