Sassuolo, 20 dic. (LaPresse) – “A seguito della relazione medica presentata dal proprio staff sanitario e ottenuto il consenso del giocatore Francesco Acerbi, comunica che gli accertamenti clinici laboratoristici eseguiti negli ultimi giorni presso l’ospedale di Sassuolo hanno evidenziato la comparsa di una recidiva linfonodale della neoplasia trattata chirurgicamente lo scorso mese di luglio, patologia a cui va ricondotta la presenza urinaria di Gonadotropina Corionica riscontrata al recente controllo antidoping”. E’ quanto comunica il Sassuolo in una nota in merito alle condizioni fisiche del difensore.

“Dopo ulteriore consulenza con l’Istituto Nazionale Tumori Milano nella persona del prof. Roberto Salvioni – si legge – è stato definito il protocollo delle terapie farmacologiche antitumorali a cui il giocatore si sottoporrà nei prossimi giorni”. “Per ciò che riguarda il procedimento in corso con la Procura Antidoping” il Sassuolo precisa “che il giocatore, di comune accordo con la società, ha rifiutato le controanalisi dando mandato al proprio legale Mattia Grassani di proporre appello al Tna avverso la sospensione dell’atleta disposta dalla Procura Antidoping venerdì scorso”. “Ace siamo tutti con te!”, si legge nella scritta sotto la nota.

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