Madrid (Spagna), 16 dic. (LaPresse) – La Guardia Civil spagnola sta lavorando da mesi su un’inchiesta relativa al riciclaggio di denaro sporco proveniente dal narcotraffico. A quanto scrive il quotidiano iberico ‘El Mundo’ fra le persone nel mirino ci sarebbe anche Perez Jorge Horacio Messi, padre di Leo fuoriclasse del Barcellona. Gli inquirenti avrebbero constatato che alcuni eventi organizzati dall’associazione ‘Amigos de Messi’ come partite di beneficenza e concerti di alcune stelle della musica sudamericana sarebbero serviti per ripulire denaro sporco proveniente dai proventi del narcotraffico. Secondo quanto appreso dal giornale iberico il figlio Leo ed altri calciatori del Barcellona (Mascherano, Dani Alves ed il portiere di riserva Pinto) sarebbe stati sentiti come testimoni sulla vicenda. Il giudice Eduardo Lopez-Palop che conduce la fase istruttoria avrebbe raccolto elementi sufficienti per rinviarla all’Audiencia Nacional, dal momento che l’inchiesta ha ramificazioni internazionali. Si parla di un giro di affari di milioni di euro.
Gli inquirenti ritengono che il padre di Messi abbia avuto “un ruolo di intermediario ricevendo in cambio una commissione oscillante tra il 10 e il 20%”. Quanto ai giocatori ascoltati in qualità di testimoni, dall’Uco fanno sapere che sarebbero “estranei alla vicenda e avrebbero partecipato a eventi di beneficenza senza sapere da dove provenissero i proventi”. Non è la prima volta che il padre di Messi finisce con i guai con la giustizia spagnola. Lo scorso settembre nell’ambito di un’inchiesta per evasione fiscale risalente agli anni 2007-2008, Perez Jorge Horacio è stato costretto a versare 5 milioni di euro al fisco iberico.
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