Roma, 14 ott. (LaPresse) – “Occorre sempre grande prudenza, ogni comunicazione viene letta e interpretata in tanti modi”. E’ l’opinione di Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, a proposito dell’ultimo caso legato a Mario Balotelli, che in un tweet ha voluto rispondere a chi lo ha indicato come possibile simbolo della lotta alla camorra. “Balotelli vive un periodo impegnativo, ma alla fine bisogna capire che il livello di pressione mediatica su di lui è eccessivo”, spiega ai microfoni di Radio anch’io Sport su Radiouno. “Non può fare un passo o scrivere parole che possono essere interpretate in tanti modi. Da parte sua – continua Abete – c’è anche la stanchezza causata dall’essere sempre e soltanto lui nell’occhio del ciclone. Ma i suoi valori sono quelli condivisi da tutti noi”.

“Balotelli un provocatore? Questo – sottolinea il numero uno della Figc – fa parte anche del carattere di un giocatore che a livello di comunicazione è molto attivo. Su questo versante rispondere, per lui, diventa un’affermazione di una personalità che tutti gli riconoscono. Dobbiamo chiederci – aggiunge Abete – quanto nel mondo del calcio si cerchi il personaggio e quanto il giocatore”. “I campioni sono tali a 360 gradi, man mano che si va avanti la dimensione della maturità dev’essere trasferita in modo che diventino valori, dimensione positiva. È una crescita che deve avvenire e che speriamo avvenga nel più breve tempo possibile”, spiega ancora il presidente Figc.

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