Roma, 2 set. (LaPresse)- Un gruppo di ultras romanisti ha attaccato ieri sera il pullman dell’Hellas Verona che si accingeva a lasciare la zona dello stadio verso l’aeroporto dopo la partita con la Roma. Gli ultras hanno lanciato pietre contro i vetri del mezzo, mandandoli in frantumi, senza conseguenze per i giocatori e lo staff tecnico a bordo. E’ stato dato l’allarme e sul posto sono intervenute pattuglie della polizia, ma gli aggressori si erano già alla fuga e ora la Digos sta investigando per risalire alla loro identità. La squadra del Verona è stata costretta a rimanere a Roma, pernottando in un albergo cittadino nella zona di Ponte Milvio. Ripartirà questa mattina per il capoluogo scaligero.

“E’ un fatto di gravità inaudita, è spiacevole commentare certi episodi. Per miracolo non si è fatto male nessuno, esprimo solidarietà al nostro allenatore, allo staff tecnico e a tutti i calciatori presenti sul pullman che si sono spaventati tantissimo”. Così il presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti ha commentato l’accaduto con una nota sul sito ufficiale del club. “Il calcio delle spranghe e delle pietre non ci appartiene, un fatto grave era già successo a Palermo contro i nostri tifosi e oggi si è ripetuto addirittura contro la squadra – ha proseguito Setti – Bisogna trovare dei rimedi e ci vogliono pene esemplari per chi adotta comportamenti delinquenziali”.

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