Barcellona (Spagna), 1 ago. (LaPresse) – E’ James Magnussen a trionfare nella gara regina del mondiale di Barcellona. L’australiano chiude i suoi 100 metri stile libero in 47″71, prendendosi la rivincita sui rivali ‘made in Usa’. Il sorprendente James Feigen (47″82), secondo, ed il suo connazionale Nathan Adrien (47″84), campione olimpico a Londra e solo terzo in Spagna. “Non credo che questa notte riuscirò a dormire. Tutto è andato per il verso giusto, sono felicissimo”, spiega a caldo un raggiante Magnussen. Una vittoria meritata quella dell’australiano, che dimostra di avere una marcia in più rispetto agli avversari. Fra gli ‘umani’ prestazione sottotono di Luca Dotto. Il veneto infatti non riesce a migliorare il tempo della semifinale chiudendo con un piuttosto anonimo 48″58 che lo confina all’ottavo posto. A fine gara, con molta onestà, l’allievo di Claudio Rossetto fa autocritica: “Sono passato troppo piano e sono rimasto fuori gara, mi dispiace – spiega – Volevo far meglio e credo di poter valere di più. Non da podio, ma essere lì sul 48″20 o 48″10 era fattibile con un altro tipo di gara”. Domani Dotto sarà in gara anche nei 50, gara nella quale difende l’argento di Shanghai: “Il campo partenti è molto agguerrito – argomenta – ma io darò tutto me stesso. Sono convinto di poter fare bene. Spingerò già in mattinata nella batteria perché non bisogna fare calcoli”.
Se la vittoria di Magnussen non sorprende sicuramente lo fa il record del mondo fatto segnare a sorpresa dalla danese Rikke Moller Pedersen nelle semifinali dei 200 rana donne. Il crono è mostruoso: 2’19″11 che cancella il 2’19″59 fatto segnare dalla statunitense Rebecca Soni alle Olimpiadi di Londra. “Sono veramente felice, non me lo aspettavo ed è fantastico. Ora non vedo l’ora di scendere in acqua nella finale di domani”, le dichiarazioni in lacrime a fine gara della danese. In attesa della sua ultima fatica in gara singola, i 200 dorso preparati per tutto il corso della stagione nei quali si cimenterà domani, Federica Pellegrini torna in acqua con la compagne della staffetta 4×200 stile libero. Le azzurre terminano settime (7’57″91), molto lontane dalle marziane degli Usa (7’45″14).
“Abbiamo confermato il risultato di Londra, siamo sempre tra le prime otto, non è male – dice la Pellegrini – però siamo arrivate alla fine delle gare un po’ tutte stanche, sicuramente bisogna cercare di ampliare un po’ la rosa delle staffettiste per dare anche un po’ il cambio. Forse ci crediamo più noi atlete in questa staffetta che al di fuori. Quest’anno non abbiamo fatto nessun collegiale delle duecentiste”. Nelle altre gare lo statunitense Ryan Lochte vince il suo primo oro in questo mondiale catalano imponendosi nei 200 misti con il crono di 1’54″98 mentre la Cina domina sia i 200 farfalla femminili, dove trionfa Liu Zige in 2’04″59, che i 50 dorso femminili, vinti da Jing Zhao (27″29). Niente da fare infine per Federico Turrini nelle semifinali dei 200 dorso. Il livornese chiude 15esimo in 1’59″16 ed è eliminato.
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