Silverstone (Regno Unito), 29 giu. (LaPresse) – “Sono ancora un po’ incredulo. Sono contento ma ancora non abbastanza, è una soddisfazione incredibile tornare a vincere dopo così tanto tempo. Ho lavorato tanto, ringrazio la Yamaha di avermi dato un altra possibilità”. E’ raggiante Valentino Rossi ai microfoni di Mediaset dopo il successo ottenuto nel Gran Premio di Olanda. “Sono partito bene, poi andavo forte dall’inizio – racconta il pilota della Yamaha – Riesco a guidare meglio la moto, a essere più più forte in frenata, quando voglio passare qualcuno ci riesco. E poi vincere qui ad Assen, è belloà”, ha concluso Rossi.
“Non ho mai mollato, era una paura ma non mi sono mai dato per preso. Sono stati anni molto difficili, da quando la Yamaha mi han dato un’altra possibilità sapevo che dovevo farmi trovare pronto”. Ancora Rossi ai microfoni Mediaset ha confessato di aver dubitato anche delle proprie capacità nel corso dell’ultimo biennio in cui i risultati non sono stati all’altezza delle sue aspettative. “Ancora non ho realizzato di aver vinto, è stata dura, ho praticamente battagliato con tutti – ha aggiunto il ‘Dottore’ – Prima della partenza mi sono detto ‘questa è la mia gara’, sono andato bene tutto il weekend, mi sono divertito, ho fatto qualche sorprasso, quando sono andato avanti è stata dura – ha proseguito Rossi – Pedrosa è rimasto attaccato, poi ho capito che potevo farcela. Gli ultimi giri ho spinto comunque perché volevo far presto”.
Il Gran Premio d’Olanda per Rossi ha poi un sapore particolare. “Vincere qui ad Assen è ancor più speciale perché qui ho vinto le mie 100 gare, è una pista storica con un pubblico speciale – ha ammesso il pilota della Yamaha – Ci è voluto un po’, fino al test di Aragon ero in difficoltà soprattutto in frenata, non potevo attaccare”. Dopo questo successo per il campione di Tavullia potrebbero cambiare le prospettive anche per le prossime gare. “Spero di poter stare a questo livello sempre – auspica Rossi – Oggi Lorenzo ha corso con una clavicola rotta sennò sarebbe stato molto difficile batterlo. L’importante è essere lì e dare fastidio. Ho ancora la costanza per essere veloce fino alla fine. Se finora è stato un discorso tecnico o mentale? Più tecnico – ha precisato il ‘Dottore’ – Quando riesco a guidare bene comincio anche a crederci. Nelle altre gare vedevo che non avevo il potenziale per poter vincere, ad Aragon ho fatto il passo avanti e cominciato anche a crederci”.
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