Cagliari, 5 apr. (LaPresse) – Cagliari-Inter Milan si giocherà a Trieste. Lo ribadisce la Lega Serie A, al termine di una giornata convulsa con notizie discordanti in un senso e in un altro. Questa mattina il club sardo aveva annunciato che avrebbe giocato tutte le restanti partite al Nereo Rocco, dopo la definitiva decisione di abbandinara Is Arenas. Tuttavia, nel pomeriggio l’assessore allo sport del comune di Trieste Bruno D’Agostino si era detto “completamente sorpreso” dalla richiesta del Cagliari e che l’impianto non era pronto perchè in fase di ristrutturazione. La Lega ha allora inviato un’ispezione, da cui è emerso che i lavori necessari alla disputa della partita potranno essere completati entro il 14 Aprile quando è appunto in programma la sfida contro l’Inter.

“Il Comune di Trieste ha garantito che in pochi giorni il Nereo Rocco sarà agibile e a norma”. E’ quanto si apprende dall’ufficio stampa del Cagliari calcio, in risposta alle notizie delle ultime ore circa la non disponibilità dell’impianto triestino per la gara del prossimo 14 di Aprile contro l’Inter. “Verrà effettuata la rizollatura di alcune zone del campo nei prossimi giorni – spiega il capo ufficio stampa Ivan Paone – i tornelli sono funzionanti e l’impianto di videosorveglianza sarà integrato dalle telecamere in dotazione alla questura. Perciò, il Cagliari giocherà le restanti quattro partite casalinghe a Trieste”.

Il Cagliari aveva annunciato questa mattina di star verificando la possibilità di giocare le restanti partite casalinghe di campionato allo stadio Nereo Rocco di Trieste. E’ quanto si apprende dall’ufficio stampa della società. Sembra quindi tramontata anche la possibilità di giocare al Manlio Scopigno di Rieti. La prossima gara casalinga del Cagliari è prevista per il 14 di Aprile contro l’Inter. Per quanto riguarda l’impiando di Trieste, servono lavori urgenti per videosorveglianza, rizollatura del campo e varchi elettronici.

La scelta di giocare lontano da Cagliari le restanti partite casalinghe è stata determinata non solo dai continui ostacoli all’apertura di Is Arenas, ma anche dall’ esigenza da parte della società di fare incassi grazie alla vendita dei biglietti. Il Cagliari dal punto di vista economico-finanziario – fanno sapere dal club – è in una situazione critica, avendo speso 9.3 milioni di euro per uno stadio che continua a restare chiuso.

“Il Cagliari chiuderà il campionato a Trieste”. Lo ha ufficializzato in mattinata il direttore generale dei rossoblù Francesco Marrocu, in una intervista concessa all’emittente sarda Videolina. “Abbiamo scritto la parola fine sulla storia del Cagliari in Sardegna. Emigriamo – prosegue il dirigente rossoblu – e il finale della storia è questo. Dovremo prendere in considerazione l’ipotesi di giocare in penisola. Il campo con il quale il Cagliari si è iscritto è Trieste e verosimilmente giocheramo lì”. Sulla vicenda stadio, Marrocu dichiara ancora: “Siamo stati messi all’angolo, non abbiamo più alcuna possibilità di manovra. Ora la palla passa ai legali e noi a malincuore andremo via. Penso ai tifosi, alla gente e all’isola: alla tristezza che accompagnerà i giocatori a non sentire anche in lontananza l’urlo dei propri tifosi”.

Marrocu comunque sottolinea lo straordinario impegno dei giocatori: “Quest’anno abbiamo una squadra che nella memoria dei tifosi e della gente rimarrà impressa a lungo. Il Cagliari non riusciranno ad affondarlo. Purtroppo la Sardegna sta perdendo il Cagliari e non mi risulta che la preoccupazione stia colpendo le istituzioni così come dovrebbe”. Una constatazione finale amara, quella del direttore generale rossoblu: “Mi aspettavo ben altro da parte di tutti, che questo patrimonio prima di farlo fuggire quanto meno ci fosse una riunione o un tavolo di lavoro tra tutte le persone che contano in questa città. Sta scappando un bene preziosissimo e non riesco a capire come tutto questo possa succedere nell’indifferenza generale”.

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