Milano, 28 feb. (LaPresse) – Un vero e proprio vulcano di idee. Il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, guarda al futuro con una serie di proposte moderne ed innovative che si concretizzeranno a partire dalla prossima stagione. Obiettivo: “mettere in sicurezza le società senza pregiudicare lo spettacolo”. “Il calcio sta vivendo una fase molto delicata e la Serie B si pone l’obiettivo di non arrivare sull’orlo del precipizio”, ha spiegato al termine dell’assemblea svoltasi eccezionalmente negli studi dell’emittente Tv Sky. “Per il prossimo anno ci sarà un tetto salariale per i nuovi contratti individuali e rose limitate – ha aggiunto – Siamo certi che questo renderà le società più solide e le proprietà più stabili quindi il nostro spettacolo più credibile”. Per quanto riguarda il salary cap il presidente Abodi ha specificato che: “non sarà vincolante” ma chi lo sforerà dovrà comunque rinunciare ad una parte della mutualità. Abodi, forte del suo spirito di innovazione, guarda con fiducia anche all’elezione a presidente del Coni di Giovanni Malagò: ” Nello spirito e nelle progettualità facendo le debite proporzioni c’è una forte identità di vedute – ha precisato – Le novità che progetta il Coni si rifletteranno in tutto il sistema sportivo ed anche in quello calcistico. Trovo positiva anche la presenza in giunta del presidente della Figc, Abete”. Proprio al Coni si terrà un’assemblea di Lega nel prossimo mese di aprile: come “testimonianza del fatto che la Lega guarda a tutto campo”.

Abodi ha poi spiegato la sua volontà di riformare profondamente il campionato a partire dalla prossima stagione, pur mantenendo le 22 partecipanti: “Immaginiamo un qualcosa che possa prendere spunto anche da idee internazionali – ha aggiunto – proveremo a disegnare una stagione che vada al di fuori dei canoni tradizionali di andata e ritorno per fare in modo che, per quanto lunga, sia sempre avvincente”. Le ipotesi sono tante, dalla pool promozione e retrocessione alla ‘fase a orologio’ mutuata dalla pallacanestro ma Abodi al momento non si sbilancia: “Tutto verrà discusso nell’ambito della commissione interna tecnico-sportiva dove sono rappresentate tutte le società – ha spiegato – proporremo il nuovo format entro un mese e mezzo per l’assemblea di aprile”. Per quanto riguarda la stagione in corso invece i playoff, se verranno giocati, inizieranno il 22 maggio con le semifinali e termineranno il 2 giugno. I playout si svolgeranno invece dal 24 al 31 maggio. Per quanto riguarda il turno pasquale la Serie B scenderà in campo giovedì 28 marzo alle ore 20.45 con eventuali anticipi o posticipi da definire.

Sul capitolo sosta invernale, invece, Abodi ha spiegato che la sua volontà è quella di: “far diventare le gare nelle festività natalizie una scelta definitiva”. “Quella della sosta a gennaio è stata una buona esperienza – ha spiegato – ma dobbiamo mettere le società in condizione di poter giocare più amichevoli di livello nel periodo di stop per farle rientrare di più nel clima di gara. Mi piacerebbe arrivare a giocare addirittura fino all’Epifania e riprendere al termine della campagna trasferimenti. Se troveremo un’intesa con l’Aic proveremo a spostarla anche più avanti”. Abodi ha anche confermato il suo sogno di far tirare i calci si rigore al termine delle partite che finiscono in parità: “Anche se devo dire che il numero di pareggi è drasticamente diminuito perché tutti scendono in campo per vincere”. Infine una battuta sul possibile ingresso di Lega Serie B in Confidustria: “Credo che nelle prossime settimane avremo una buona notizia – ha spiegato – speriamo che sappiano premiare questa nostra volontà. Anche se siamo la Serie B abbiamo dimostrato un’intraprendenza che altri non hanno e mi piacerebbe fosse premiata o quantomeno riconosciuta”. Il direttore generale della Lega Serie B, Paolo Bedin, invece si è concentrato sul discorso relativo agli stadi: “Si fanno con finanze private. L’unica cosa che chiediamo al pubblico è che l’accompagnamento amministrativo non sia di ostacolo – ha specificato – l’obiettivo sono stadi piccoli e moderni con costi contenuti e capienza attorno ai 15 mila posti che vanno bene per le nostre società”.

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