Londra (Regno Unito), 17 feb. (LaPresse/AP) – L’ex calciatore della Nazionale degli Stati Uniti, Robbie Rogers, ha annunciato di essere gay. Lo ha fatto attraverso un comunicato sul suo sito web, in cui ha scritto che “negli ultimi 25 anni ho vissuto sempre spaventato di mostrare chi ero veramente a causa della paura, la paura che il giudizio e il rifiuto mi tenesse lontano dai miei sogni e dalle mie aspirazioni. La paura che i miei cari si potessero allontanare da me una volta scoperto il mio segreto. La paura che il mio segreto facesse svanire i miei sogni”. Rogers aggiunge: “Provate a spiegare ai vostri cari dopo 25 anni che sei gay. Ma oggi è arrivato il momento di dire la verità, di essere onesto. Solo così potrò godermi pienamente la mia vita”.
L’agente di Rogers, Shaun Higgins, ha confermato che il comunicato è stato pubblicato direttamente dal suo cliente. Rogers ha anche annunciato l’intenzione di ritirarsi dal calcio giocato. “È ora di scoprire me stesso lontano dal calcio”, ha detto. “È l’1 di notte a Londra mentro sto scrivendo questo comunicato – si legge – e non posso essere più felice per questa mia decisione. La vita è piena di cose incredibili. Mi sono reso conto veramente di potermi godere la mia vita solo essendo onesto”.
Rogers ha ricevuto subito un grande supporto dai giocatori delle leghe professionistiche in Inghilterra dove gioca attualmente, dai dirigengi e da tanti altri atleti da tutto il Mondo. Tra i tweet di supporto a Rogers da segnalare quelli di molti suoi ex compagni di squadra nella nazionale americana, diverse giocatrici americana, del commissioner della MLS Don Garber, della stella NBA Steve Nash, del campione NFL Chris Kluwe e dell’ex campione inglese e ora commentatore tv Gary Lineker.
Dopo cinque stagioni nella Major League Soccer, Rogers lo scorso gennaio aveva firmato un contratto con il Leeds, squadra di seconda divisione inglese. A causa di una serie di infortuni, il giocatore americano di fatto non ha mai giocato per il Leeds e questa stagione è stato ceduto in prestito allo Stevenage in terza divisione. Dopo ulteriori problemi di infortuni, è tornato al Leeds a gennaio e successivamente è stato tagliato dal club inglese. In carriera ha collezionato 18 presenze con gli Stati Uniti, segnando due gol.
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