ROMA – Non è un periodo facile, viste le ammissioni di Lance Armstrong sull’uso di doping e l’alone di sospetto che grava da anni sul ciclismo. Ma Pat McQuaid, presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale ha ribadito che «non vi era alcuna collusione tra la Federazione internazionale e il ciclista» e che tutti i controlli effettuati sostenevano la lotta contro il doping. Una precisazione doverosa, anche perché proprio quest’anno si terranno le elezioni UCI per eleggere il nuovo presidente. McQuaid cerca il terzo mandato e nonostante il periodo difficile i bookmaker esteri gli danno fiducia: la conferma nel congresso del prossimo settembre è bancata a 1,25 dall’agenzia Paddy Power, mentre al secondo posto c’è GregLeMond (a 3,50), primo statunitense a vincere una tappa del Tour . Richard Pound, ex direttore dell’Agenzia mondiale antidoping, si gioca a 13,00, alla pari con Renato Di Rocco, presidente della Federazione ciclistica italiana. LL/Agipro

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