Adelboden (Svizzera), 13 gen. (LaPresse) – Con una grande seconda manche, Marcel Hirscher si aggiudica lo slalom speciale di Adelboden valido per la Coppa del Mondo. Con il tempo di 1’51″75, l’austriaco ha preceduto di 30 centesimi il connazionale Mario Matt. Ottimo terzo posto per Manfred Moelgg. Partito con il miglior tempo della prima manche, l’azzurro è giunto a 62 centesimi da Hirscher. Per quanto riguarda gli altri italiani, fuori per inforcata Cristian Deville, 12° Giuliano Razzoli e 15° Roberto Nani. Con questa vittoria, Hirscher rinsalda anche il primato nella classifica generale. L’austriaco è primo con 855 punti, secondo il norvegese Aksel Lund Svindal con 729. Moelgg si conferma nelle prime posizioni, al quinto posto con 427 punti.
“E’ una bellissima giornata per me, sono riuscito a fare due belle manche e il risultato è arrivato. Certo, quando sei primo dopo la prima manche ti piacerebbe arrivare primo anche alla fine della gara. Però non ho niente da rimproverarmi, non ho fatto calcoli, ho tirato anche nella seconda perché volevo battere Hirscher, poi all’inizio del muro finale ho fatto qualche errorino ed è arrivato il terzo posto: ma va benissimo così”. Così un raggiante Manfred Moelgg commenta a caldo il terzo posto ottenuto nello slalom speciale di Adelboden, in Svizzera. “So che posso andare molto forte – ha proseguito l’azzurro – e so di avere ancora margini di miglioramento. La forma sta crescendo e questo è un mese importante. Ora penso a Wengen e Kitzbuehel e poi a liberare la testa per i Mondiali. Ho già vinto due medaglie ai Campionati del Mondo e so cosa si deve fare: molto conta la testa, in quelle occasioni, e per avere la testa libera bisogna essere sicuri della propria sciata. Per questo motivo, il podio di oggi mi serve moltissimo e mi dà fiducia”. “Hirscher è stato bravo, bisogna fargli i complimenti perché anche oggi ha sciato alla grande, ma non è una novità. Noi non partiamo certo battuti – ha concluso Moelgg – e vedremo di batterlo. Tutto sommato, anche oggi, se non avessi sbagliato in fondo me la sarei potuta giocare”
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