Roma, 29 set. (LaPresse) – Una notte lunga 85 anni. Stasera a Torino va in scena il primo atto stagionale di Juventus-Roma: una sfida che affonda le sue radici nella storia del campionato italiano, e che riporta costantemente alla mente precedenti, personaggi, episodi, screzi e polemiche. Dal cecchino Borel, 11 reti ai giallorossi in carriera, alla mai dimenticata rete annullata di Turone, dalla celebre rimessa di Aldair alle parole a vetriolo di Zeman fino alla voglia di riscatto del grande ex Vucinic: nel calderone sul quale bolle la grande sfida ce n’è per tutti i gusti. Tanto più che quest’anno alla guida dei capitolini è tornato l’allenatore boemo, proprio lui, il ‘grande accusatore’ che anche quest’anno non ha fatto mancare nuove punzecchiature alla Juventus, innescando nuove scintille. Ma la parola come sempre spetterà al campo, che finora ha visto i bianconeri rispettare i pronostici di grande favoriti, nonostante la frenata di Firenze e l’aggancio in vetta del Napoli nell’ultima giornata. Il tandem Conte-Carrera cerca la vittoria per riprendere la marcia, con un occhio alla prossima gara di Champions contro lo Shakhtar: e ad affiancare Vucinic, che ieri ha avuto parole di ringraziamento per l’ex tecnico Zeman, potrebbe ritornare dal primo minuto Matri. A centrocampo, la certezza è Pirlo, appannato nelle ultime uscite ma irrinunciabile contro i giallorossi. Nella Roma, accanto a Totti rientra Osvaldo: il dubbio, per Zeman, riguarda il terzo componente del tridente: in pole position Lamela, ma non è escluso un impiego dal primo minuto del giovane Lopez. Arbitra Rizzoli: a lui, ci sentiamo di fargli i più sentiti auguri.
Juve-Roma, si rinnova grande sfida: Totti e Zeman sfidano bianconeri

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