Londra (Regno Unito), 28 lug. (LaPresse) – La Cina è vicina. Perlomeno, dopo la prima giornata di gare. Due ori, due agenti, un bronzo e tante emozioni: dopo le prime finali di Londra 2012, l’Italia può godersi il secondo posto del medagliere, alle spalle della potenza orientale e davanti all’altra corazzata Stati Uniti. Sono già cinque i preziosi metalli portati a casa dagli atleti azzurri, grazie alle armi. A fare la figura del leone è come sempre la scherma, grazie alle straordinarie imprese del Dream Team del fioretto femminile capace di prendersi tutto il podio. Un’impresa riuscita solo alla spada maschile nel 1936 e nel 1956. A mettersi l’oro al collo, però, non è la ‘solita’ Valentina Vezzali, portabandiera azzurra durante la cerimonia d’apertura, ma Elisa Di Francisca, dominatrice della finale tutta azzurra con Arianna Errigo, che si deve accontentare dell’argento. La Vezzali non riesce nell’impresa di intascare il quarto oro olimpico: ma il bronzo, conquistato al termine di una gran rimonta nel finale a spese della coreana Nam, sa di impresa e c’è da giurare che la jesina farà di tutto per far parte della spedizione di Rio 2016, aggiungendo un nuovo capitolo di una storia straordinaria.

Nel pomeriggio, a ‘sbloccare’ il medagliere era stato Luca Tesconi, vincitore dell’argento nella pistola 10 metri. Con una grande prestazione, condita da una concentrazione e una calma, è proprio il caso di dirlo, olimpica, il carabiniere di Pietrasanta si piazza al secondo posto battuto solo dal coreano Jin Jongoh, che negli ultimi dieci tiri dispone di più punti dalle qualificazioni. Successivamente, a fare centro sono gli azzurri del tiro con l’arco, capaci di salire sul gradino più alto del podio. All’ultima freccia Michele Frangilli, Marco Galiazzo e Mauro Nespoli fanno risuonare l’inno di Mameli nella patria di Robin Hood conquistando un oro straordinario. Gli statunitensi, sconfitti 219-218, non possono che inchinarsi.

Le soddisfazioni arrivano anche dal nuoto, in una giornata in cui nelle previsioni gli obiettivi non erano alla portata degli azzurri. In attesa di ‘sua maestà’ Federica Pellgrini, si prende il suo attimo di gloria Ilaria Bianchi che centra l’accesso alla finale dei 100 metri farfalla, condito dal record italiano (57″79). Anche Fabio Scozzoli, uno dei protagonisti più attesi, svolge a pieno il suo dovere qualificandosi per l’ultimo atto dei 100 rana, alle spalle del sudafricano Cameron Van der Bourgh. Guardando fuori dalle vicende italiane, grande sorpresa ha destato l’esclusione dal podio del campione in carica Michael Phelps nei 400 misti. L’oro va a Ryan Lochte, con Luca Marin che chiude con l’ottavo tempo. Delusione invece per Samuel Pizzetti eliminato nelle batterie dei 400 metri.

Rimane a bocca asciutta l’Italbici, lontanissima dal podio della prova in linea. A trionfare è il kazako Alexander Vinokurov. Manca il podio il britannico Mark Cavendish, solo 28°. Poche tracce degli azzurri: il primo è Luca Paolini, nono. Lontanissimi Elia Viviani e Vincenzo Nibali.

Sfuma il sogno di Elio Verde nel judo categoria 60 kg. L’azzurro arriva in semifinale, ma viene sconfitto dal giapponese Hiroaki Hiraoka e deve dare addio anche al bronzo dopo esser stato battuto nella finale per il terzo posto dal brasiliano Kitadai.

Nel torneo di tennis sull’erba di Wimbledon, nel tabellone femminile avanzano al secondo turno Flavia Pennetta e Francesca Schiavone. Subito fuori Roberta Vinci. Tra gli uomini, avanza Seppi.

Nella ginnastica artistica, quattro azzurri accedono alle finali. Alberto Busnari, quarto al cavallo con maniglie; Matteo Morandi, secondo punteggio provvisorio agli anelli; Enrico Pozzo e Paolo Ottavi centrano la finale dei migliori 24 ginnasti su sei attrezzi.

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