Donetsk (Ucraina), 23 giu. (LaPresse) – Una vuole consolidare lo scettro, l’altra vuole riprenderselo dopo anni di delusioni. Spagna-Francia, terzo quarto di finale dell’Europeo, mette di fronte a Donetsk la grande regina di ieri con la dominatrice dei nostri tempi. La Roja parte con i favori del pronostico e ha dalla sua parte la forza dei numeri: nessuna sconfitta nelle ultime 17 gare. Per i campioni del mondo, però, la Francia è il grande tabù visto che non sono mai riusciti a battere i Galletti in un Europeo e in un Mondiale. Il pronostico del gran galà in scena alla Donbass Arena, dal quale uscirà la sfidante in semifinale del Portogallo di Ronaldo, non sembra affatto scontato.
Il tracollo contro la Svezia già eliminata non deve illudere: i transalpini sotto la cura Blanc hanno rispolverato l’ambizione di riassaporare i fasti dell’era Zidane. Il problema, semmai, riguarda la tenuta dello spogliatoio, scalfito da parecchie turbolenze e i capricci di qualche ‘primadonna’. Per adesso, paga per tutti Nasri, spedito da Blanc in panchina per punizione. La Spagna, vincitrice del girone C, ha mostrato fin qui luci ed ombre: forse non è più la corazzata ammirata negli ultimi anni ma rimane un collettivo straordinario in grado di dominare qualunque avversario. A Donetsk gli ingredienti per una sfida emozionante ci sono tutti. Ribery, Benzema e Menez contro Xavi, Fabregas ed Iniesta: gli acuti dei solisti contro la solidità dell’orchestra. E allora: musica, maestro.
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