Torino, 28 mag. (LaPresse) – Anche l’allenatore della Juventus, Antonio Conte, ed il difensore della nazionale, Domenico Criscito sono indagati nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse. In mattinata alle 6.25 le forze dell’ordine si sono recate presso il centro tecnico di Coverciano per effettuare una perquisizione con destinatario il giocatore dello Zenit San Pietroburgo ed ex del Genoa. Lo stesso sarebbe stato fatto presso l’abitazione torinese del tecnico della Juventus. Per entrambi l’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

“Chiediamo alla procura di Cremona che Criscito sia sentito subito”, così il procuratore del calciatore, Andrea d’Amico, ai microfoni di Rai Sport. “Già oggi? Dipende dalla procura ma se ci fosse questa possibilità lo auspichiamo”, ha aggiunto. Infine un’esortazione: “Spero che il garantismo prevalga perché sarebbe terribile lasciare a casa un ragazzo da una manifestazione internazionale per poi scoprire dopo 10-15 giorni che non ha fatto nulla”.

L’avvocato del tecnico bianconero invece ha spiegato che la sua reazione è quella di un uomo “innocente e fortemente determinato a provarlo”.

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