Torino, 16 apr. (LaPresse) – Per Antonio Di Natale il calcio italiano va “troppo veloce”. “Parlo di me perché ormai sono più di 18 anni che gioco a calcio” commenta l’attaccante dell’Udinese, intervistato da Radio Monte Carlo. Il capitano dei friulani ribadisce le sue convinzioni riguardo gli eccessivi ritmi cui sono sottoposti i giocatori rese note dopo la tragica scomparsa di Morosini. “Giocare ogni tre giorni è molto difficile, il calcio italiano va troppo veloce. Però – spiega – credo che quello che è successo a Mario sia stata una sfortuna”. Di Natale ha poi ammesso che “l’anno scorso avevo pensato di ritirarmi perché non riesco più a dormire, faccio fatica ad andare a letto. Vediamo di giocare le ultime sei partite per Mario, giocherò per lui e poi vedremo”. Il 34enne napoletano ricorda poi l’ex compagno di squadra prematuramente scomparso. “Lo conoscevo da sette anni. Era un ragazzo sempre con il sorriso, aiutava sempre tutti. Voleva vivere e faceva vivere tutti. Morire così, a 25 anni – queste le parole di Di Natale – è una cosa fuori dal normale”.
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