Shanghai (Cina), 15 apr. (LaPresse) – Rosberg e Mercedes completano nel migliore dei modi una giornata storica. Il tedesco trionfa nel Gran Premio della Cina ed ottiene il primo successo in carriera, il team torna sul gradino più alto del podio dopo un’impresa di Fangio a Monza nel 1955. Rosberg è stato capace di mettere in fila le McLaren di Button e di Hamilton e le Red Bull di Webber e Vettel, che rimedia al disastroso risultato delle qualifiche che lo avevano condannato all’undicesima posizione in griglia concludendo al quinto posto dietro l’australiano. Il team campione del mondo salva il salvabile ma conferma le difficoltà mostrare nelle due precedenti gare.
Rosberg giusto protagonista di giornata ma sul risultato finale pesa e non poco l’errore dei meccanici McLaren nell’ultima sosta di Button, che perde secondi preziosi e brucia le possibilità di duellare per il trionfo finale. L’inglese, trionfatore in Australia, conferma di essere uno dei favoriti per il titolo sin dalla partenza, dove con uno scatto bruciante rimontava dalla quinta posizione portandosi in seconda. A tratti sembra poter riprendere Rosberg, ma l’errore dei meccanici fa la differenza. In evidenza anche l’altra McLaren di Hamilton, che nel finale si rende protagonista di un gran duello con le due Red Bull riuscendo nell’impresa di agganciare il podio e diventare il nuovo leader della classifica.
Dopo l’inaspettato trionfo in Malesia, torna invece nel grigiore la Ferrari. Alonso, nono alla partenza, conclude al traguardo con la medesima posizione mentre per Massa, quindicesimo, prosegue lo sconfortante ‘zero’ in classifica che il brasiliano aveva promesso di cancellare sul circuito di Shanghai. Tanta sfortuna invece per Michael Schumacher, partito dalla seconda posizione. Il tedesco paga un errore dei meccanici al primo pit stop, che avvitavano male una ruota della sua Mercedes costringendo così l’ex ferrarista al ritiro nel corso del tredicesimo giro. Trionfo di Rosberg, tre vincitori diverse nelle prime tre gare: domina l’equilibrio, il dominio di una sola scuderia che ha caratterizzato le ultime due stagioni, con lo strapotere Red Bull, sembra ormai un ricordo.
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