Napoli, 14 apr. (LaPresse) – “Questa partita ci deve servire per dimostrare a noi stessi che siamo il Napoli solido che abbiamo conosciuto bene. Non siamo al top, ma possiamo tornare ad esprimerci ai nostri livelli. Voglio che la squadra ritrovi compatezza e gioco. Poi gli episodi possono decidere le sorti dell’incontro, ma ciò che mi interessa è la prestazione”. Alla vigilia della partita con il Lecce, Walter Mazzarri carica la sua squadra e chiede la riscossa dopo il ko in casa con l’Atalanta. “Dobbiamo invertire subito la rotta a Lecce. Questo conta ora, la partita di domani. Poi vedremo. Voglio che i ragazzi – prosegue il tecnico dei campani – mi diano un sintomo di netta ripresa e sono convinto che miglioreremo sotto tutti i profili. Per il resto dovremo trasformare questo momento negativo in forza nervosa e tecnica per fare una prestazione all’altezza. Garantisco che il gruppo è solido ed ha grandissime motivazioni per un gran finale di stagione”.

“L’incontro col presidente è stato importante, una visita bella ed opportuna. Mi è piaciuta la maniera in cui ha parlato ai ragazzi. E’ sempre stato vicino alla squadra, ci ha rassicurati, rasserenati ed incoraggiati tutti”, confida Mazzarri. “Ci ha ricordato che sinora abbiamo fatto grandi cose progredendo nel ranking fino 20esimo posto. Questa è un’impresa assoluta e ci fa comprendere quanto abbiamo ottenuto in queste stagioni”, continua il tecnico dei campani che dice di pensarla. “esattamente come De Laurentiis perché questo gruppo ha fatto in tre stagioni qualcosa di miracoloso. Ora c’è un calo, è vero – evidenzia Mazzarri – ma può capitare che ogni tanto ci sia un periodo di flessione”. “Penso che i fatti parlano chiaro anche rispetto alla mia carriera”, così il tecnico si difende dalle ultime critiche.

“Dati alla mano tra Europa ed Italia posso definirmi tra gli allenatori più esperti. Nel calcio si può dire tutto, ma tra poco – spiega – arriverò alle 300 panchine. La storia non cambia i numeri. Ho parlato di me per far capire che sono il primo garante di questa squadra”. “Dal primo giorno che sono arrivato ho detto ai tifosi che questo gruppo avrebbe messo l’anima in campo. E’ stato sempre così in tre anni e così sarà ancora”, garantisce il tecnico del Napoli.

“Purtroppo a Napoli si è alzata troppo l’asticella, la squadra ha fatto grandi cose ma si pretende sempre di più. Questo è un errore. Si cerca sempre di scalare il picco successivo senza considerare dove siamo giunti”, così Mazzarri. “La squadra è cresciuta in tutti i sensi ed ha ancora margini di miglioramento. Sicuramente non mi era capitato mai di perdere tre partite consecutive – spiega il tecnico – e sono il primo ad essere amareggiato però non mi piace ragionare sui parziali, vedremo alla fine cosa avremo ottenuto in questa stagione e potremo fare un bilancio”. Mazzarri commenta poi i fischi avvertiti nella partita contro l’Atalanta: “I tifosi possono fischiare e ho già detto che mercoledì mi sarei fischiato anche io”, evidenza il mister degli azzurri puntualizzando come, però, “la maggior parte dei napoletani” sia “al nostro fianco e ci sono sempre stati vicini. Personalmente – continua – i fischi o le avversità non mi abbattono, mi caricano per dare ancora di più sotto il profilo della rabbia sportiva e dell’orgoglio. Anche per i calciatori deve essere così. Bisogna stare tranquilli e trarre dalle difficoltà energia positiva per tornare a fare grandi prestazioni”, così Mazzarri.

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