Torino, 14 apr. (LaPresse) – Un’altra vita spezzata, un altro sportivo tradito dal cuore mentre è in campo. Quella toccata al centrocampista Piermario Morosini, morto per l’attacco cardiaco che lo ha colpito nel corso della partita tra Pescara e Livorno, è solo l’ultima di una lunga serie di tragedie consumate sullo sfondo di un campo da gioco. Un elenco che non risparmia il mondo del calcio, costretto in più di un’occasione a fermarsi per piangere un suo protagonista e scuotere puntualmente l’opinione pubblica sulla questione dei controlli medici per i giocatori. E’ ancora nella memoria di moltissimi, appassionati di calcio e non, la scomparsa di Giuliano Taccola nel marzo del 1969, a soli 25 anni. L’attaccante della Roma venne colpito da attacco cardiaco alla fine della partita tra Cagliari e giallorossi. Il giocatore non aveva giocato perché infortunato al malleolo ma aveva deciso di seguire comunque i compagni in trasferta. Inutili i successivi soccorsi in ambulanza, dove Taccola morì prima dell’arrivo in ospedale. Una delle tragedie più celebri rimangono quelle legate a Perugia-Juventus dell’ottobre 1977, e le drammatiche immagini di Renato Curi che dopo uno scatto si accascia a terra, sotto la pioggia, stroncato da infarto. Il centrocampista degli umbri aveva 24 anni.
In tempi più recenti si ricorda il malore che colpì il camerunense Marc Vivian Foé, morto nel giugno del 2003, all’età di 28 anni, nel corso della partita di Confederation Cup contro la Colombia. La sua scomparsa scosse l’opinione pubblica e in particolar modo il calcio inglese. Il Manchester City, club dove militava, decise di ritirare la maglia numero 23. L’anno dopo, tragedia nel calcio brasiliano con la scomparsa del difensore del Sao Cateano Serginho, colto da arresto cardiaco durante la partita con il Sao Paulo. Aveva compiuto da poco 30 anni. Stessa, triste sorte toccò al terzino della nazionale spagnola e del Siviglia Antonio Puerta, colpito da arresto cardiocircolatorio nel corso del match di Liga contro il Getafe del 25 agosto 2007 e morto tre giorni dopo. Anche il Giappone è stato costretto a piangere un suo protagonista, con la tragedia toccata al 34enne difensore dello Yohkohama Naoki Matsuda, stroncato da arresto cardio circolatorio il 2 agosto dell’anno scorso durante un allenamento.
Ha avuto fortunatamente un lieto fine la tragedia che ha toccato il centrocampista del Bolton Fabrice Muamba. Solo i rapidissimi soccorsi hanno impedito il peggio per il giocatore accasciatosi a terra nel corso della partita di Fa Cup con il Tottenham, a causa di un arresto cardiaco. Successivamente ricoverato in ospedale, il giocatore è stato giudicato fuori pericolo il giorno dopo e ha mostrato progressi rapidissimi in quelli successivi, tanto che per lui si ipotizza un possibile ritorno al calcio giocato.
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