Londra (Regno Unito), 6 apr. (LaPresse) – “Ho detto a Mario: se avessi giocato con me 10 anni fa ti avrei dato un pugno in testa al giorno”, così il tecnico del City, Roberto Mancini, parlando del suo attaccante Mario Balotelli. “Non parlo con lui tutti i giorni perché avrei bisogno di uno psicologo – ha proseguito – ma lo faccio ogni due perchè non voglio che perda le sue qualità. Ha tutto per diventare uno dei più grandi calciatori d’Europa e non voglio che perda il suo talento”. Mancini ha anche aggiunto di non avere un trattamento di favore per Balotelli nei confronti dei suoi compagni: “L’ho lasciato in panchina per 5-6 partite ad inizio stagione quando il suo comportamento non era buono ed ha anche pagato un sacco di multe”.
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