Genova, 27 feb. (LaPresse) – “Esprimo il mio parere, che può essere condivisibile o meno. Quello che pensano gli altri mi interessa fino ad un certo punto”. Così ai microfoni di Sky Sport, dal ritiro della Nazionale a Genova, Gianluigi Buffon replica a chi ha attaccato le sue esternazioni dopo Milan-Juventus in merito al gol non assegnato a Muntari. “Non sono un ipocrita – puntualizza l’azzurro – nella mia vita sportiva non ci sono episodi di slealtà. La miglior risposta è la stima che i miei compagni hanno nei miei confronti”. “Sono contento di come sono”, si difende Buffon, definendosi “più leale di tanti teorici che si accaniscono dietro a determinate frasi. Ridirei le stesse cose”. Tornando sul discusso gol non concesso a Muntari, il numero uno azzurro conferma di non essersi “accorto di nulla” e ribadisce, che se anche avesse visto, “non avrei affossato la mia squadra”.
“Non ho capito che tipo di aiuti dovremmo dare. Ognuno ha il suo ruolo. Altrimenti arbitrebbero i giocatori”, così Buffon replica alle parole del presidente dell’Aia Nicchi che chiede ai giocatori più sostegno agli arbitri in campo. Il numero uno azzurro risponde a chi parla di nuovo clima di veleni: “Veleni non ce ne sono. C’è molto agonismo, anche verbale. Significa – puntualizza il portiere azzurro – che in un certo senso la Juve è tornata a fare paura e questo mi piace”.
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