Roma, 12 ott. (LaPresse) – La procura antidoping del Coni ha deferito il ciclista Riccardo Riccò al Tribunale Nazionale Antidoping del Coni. La richiesta è di 12 anni di squalifica vista la recidività del corridore emiliano, alla seconda violazione della normativa antidoping.

Ricco era stato ricoverato in ospedale a febbraio dopo aver avuto un malore. Il dottore che lo aveva curato aveva detto che Riccò gli aveva confessato di aver fatto un’emotrasfusione in casa dopo aver tenuto il sangue conservato nel frigorifero. A causa di ciò era stato licenziato dal suo team, la Vacansoleil. Riccò era già stato fermato per 20 mesi dopo essere stato trovato positivo al Cera in un controllo antidoping nel corso del Tour de France del 2008.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata