Torino, 12 set. (LaPresse) – “Un po’ di disagio ci può essere ma sappiamo anche come tante volte la comunicazione travalichi la dimensione dell’oggettività”. Così nel corso della trasmissione ‘La politica nel pallone’ su Gr Parlamento, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete torna sulla questione degli scudetti revocati alla Juventus in seguito al processo Calciopoli. Ieri Andrea Agnelli ha ribadito che per la Juventus gli scudetti vinti rimangono 29. “Sappiamo che nel calcio – ha continuato il numero uno della Federcalcio – fanno fede i risultati sul campo e che possono essere modificati dalla giustizia sportiva, e sappiamo quali sono gli scudetti vinti da ogni società”.

Abete afferma poi di aver colto nelle dichiarazioni del presidente juventino, riguardanti l’esposto presentato all’Uefa dai bianconeri, “uno spirito propositivo nei confronti dell’Inter mentre dal canto suo la Federazione continua a svolgere il suo ruolo, che non è quello di organo di giustizia ma di organo normativo, di indirizzo generale e non può invadere aree che non sono di propria competenza”. “La Figc – ribadisce ancora Abete – è garante della terzietà di tutti quelli che operano e hanno responsabilità nel mondo della giustizia sportiva e nel mondo arbitrale”.

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