Roma, 8 set. (LaPresse) – “Spero che il calcio sia uscito dalle farmacie ma non ne sono convinto”. Parole dure quelle pronunciate dal tecnico del Pescara, Zdenek Zeman, in un’intervista all’Espresso in edicola domani. “Se si trovano dopati negli altri sport, non fatico a credere che qualcuno cerchi rimedi artificiali alla propria incapacità. La meritocrazia è uno slogan. Nell’ambiente c’è troppa gente che non c’entra niente”, ha aggiunto il boemo.
Uomo da sempre senza peli sulla lingua Zeman ha ha detti di non essersi pentito per tutte le sue esternazioni sui vari scandali del calcio: “Eventualmente, avrei dovuto star zitto prima. La verità è pericolosa – ha aggiunto – Una volta detta, è inopportuno rimangiarsela. Avevo ragione. Non c’era nulla da smentire”.
Nel corso dell’intervista Zeman ha anche svelato di aver avuto in passato proposte per allenare Real Madrid e Barcellona ma di aver rifiutato l’invito. Infine l’attuale tecnico del Pescara ha detto la sua su José Mourinho: “Nel vendere il proprio prodotto è tra i migliori. Gli manca qualche rudimento sul campo. Può ancora impararlo”, ha detto. “Se tornerà mai in Italia? Dipenderà dalle condizioni economiche del calcio italiano. Non dubito che per lui si tratti di un dettaglio più che decisivo”.
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