Lo indicano i test iniziali. I risultati di analisi più approfondite dovrebbero arrivare in 4/6 mesi
La morte di Matthew Perry non è stata causata da un’overdose di Fentanil o metanfetamina, almeno questo è ciò che indicano i test iniziali. Come riporta Tmz, sull’attore protagonista di ‘Friends’ sono ancora in corso test più approfonditi nell’ambito della tossicologia per analizzare se nel suo sangue sono presenti altre droghe illegali e se i livelli di eventuali farmaci da prescrizione erano a dosi dannose. I risultati dovrebbero arrivare in 4/6 mesi.
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