Il rapper in conferenza stampa al Festival: "Io strumentalizzato, non ci si può soffermare solo su poche parole di un brano, nessuno potrebbe più cantare su questo palco"

"Se non riusciamo a vedere la differenza tra fiction e realtà vale tutto. Chiaramente sono dalla parte di Gessica, sono contrario a qualsiasi violenza di ogni tipo, compresa quella sulle donne". Lo ha detto il rapper Junior Cally in cofnerenza stampa all'Ariston, riferendosi alle polemiche che lo hanno coinvolto e anche alle parole di Gessica Notaro che ieri aveva detto "entrambi indossiamo una maschera, ma per motivi diversi". Per quanto riguarda il brano incriminato, "se ci si sofferma su quattro righe nessuno può cantare più a Sanremo, e in 'Strega' una strofa dice: 'Rispondi a parole che bene assestate possono spezzare la loro mandibola', un chiaro invito alla non violenza", ha aggiunto l'artista. "Dobbiamo capire – ha concluso – se questo genere non riesce a essere capito o non vuole essere capito. Ma i miei brani li rifarei tutti, non devo scusarmi ma mi dispiace se ho ferito qualcuno". "Da piccolo, con un fratello 10 anni più grande di me, ascoltavo tanti generi diversi, compreso Marilyn Manson, ma non ho mai cavalcato un maiale a Focene, come fa lui in un suo video. Se riesci ad avere una giusta educazione alla base non ci sono problemi". Così Junior Cally in conferenza stampa all'Ariston, rispondendo a una domanda sul fatto che i suoi brani vengono ascoltati dai ragazzi che spesso non hanno le armi per comprenderli appieno. "Chi può decidere il limite? Il confine tra limite e censura è sottile, e il cantante è solo, non come nel caso di un film che ci lavorano in tantoi. Siamo noi a portare le nostre cose sul palco in prima persona".

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