Nemo trionfa alla Malmö Arena. Secondo il croato Baby Lasagna

Con le guerre in corso la politica entra a gamba tesa sulla musica. Addirittura è tornata in piazza anche l’attivista Greta Thunberg per contestare la presenza di Israele all’Eurovision Song Contest. Non è bastato lo slogan ‘United By Music’ per tenere i conflitti e le proteste fuori dalla gara canora. L’Ucraina già lo scorso anno ebbe un trattamento di simpatia per via della situazione che sta vivendo. Quest’anno c’è stato il caso Israele e le contestazioni da parte di chi sostiene la Palestina e grida al genocidio in atto. La cantante Eden Golan è stata sonoramente fischiata dal pubblico presente alla Malmo Arena. Non a caso per le giurie è esistito il rischio di mescolare le ragioni “artistiche” con quelle politiche. Si è rischiato, non votando o votando la cantante di Israele, di passare per filo-palestinesi oppure per filo-israeliani. L’Italia, purtroppo, a causa anche del papocchio dei voti finiti in visione e dell’alta percentuale ottenuta dall’israeliana Golan è piombata nel mare delle polemiche finendo per sfavorire Angelina Mango, non votata da molti perché le percentuali espresse dai votanti italiani sono apparse troppo a favore di Israele. Dalle giurie di qualità la Mango non ha ottenuto neanche un primo posto. Al massimo il secondo posto dalle giurie di San Marino, Austria, Albania e Moldavia. Lo svizzero Nemo ha ottenuto i 12 punti del primo posto da 21 giurie delle 37 che hanno votato. E ha confermato il primato anche al televoto. Secondo posto per il croato Baby Lasagna, settimo posto per Angelina Mango.

A riguardo va sottolineato come alla vigilia della finale Angelina Mango sia calata anche nelle quotazioni di bookmekers, mentre l’israeliana è balzata al secondo posto, dietro lo strafavorito croato Baby Lasagna. Un peccato perché Angelina Mango poteva anche tentare la scalata al podio perché il suo numero è piaciuto, ha infiammato il pubblico, ha cantato e ballato mettendo su due esibizioni di alto spessore nelle quali la mano di Mecnun Giasar, in arte Majnoon, si è vista. Il coreografo che in passato ha collaborato con altre grandissime star come Madonna, Rosalìa e i Bts. A Malmö Majnoon ha curato anche l’esibizione della greca Marina Satti. Sono stati 25 e non 26 i Paesi che si sono esibiti alla Malmö Arena. Dalla finale il rappresentante dell’Olanda, il cantante Joost Klein, è stato escluso perché la polizia svedese ha avviato un’indagine sulla denuncia presentata da una donna del team di produzione in seguito a un incidente avvenuto dopo l’esibizione nella semifinale di giovedì sera. Hanno votato le giurie di qualità e gli spettatori con il televoto.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata