Lo scontro tra artisti e Inps sul fronte delle pensioni annota oggi una nuova fase dopo quella giudiziaria e cioè, quella del dialogo. In un appuntamento alla Festa del cinema di Roma, il Nuovo Imaie, sindacato rappresentativo delle figure lavorative nel mondo dello spettacolo, ha promosso infatti un incontro tra politica e artisti. Un incontro mirato a trovare una soluzione sulla richiesta di rimborso (impossibili per molti) da parte dell’Inps di quote pensionistiche liquidate basate però su errori di calcolo. Errori che hanno portato secondo l’Inps e anche secondo alcune sentenze, alla elargizione di quote superiori rispetto ai calcoli effetti. Errori di calcolo, dovuti sempre all’Inps, che però ora ricadono sulle tasche degli artisti: “La questione insorta tra Inps e artisti – spiega Andrea Micciché, presidente del Nuovo IMAIE – ci vede in campo, abbiamo organizzato questo incontro tra istituzioni e artisti per trovare una soluzione a questo empasse tremendo che comporta una penalizzazione ad una vasta categoria di artisti”. “E’ una vicenda che nasce da un errore del’Inps – spiega Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura alla Camera e primo firmatario tra l’altro di una proposta di legge sul tema- Noi abbiamo presentato una proposta di legge a firma mia per rivedere anche il criterio con cui cercare di risolvere la questione. Il tema ovviamente è la copertura, su questo abbiamo fatto una risoluzione per dire che il Parlamento era al fianco degli artisti che non sono solo i big ma ci sono molte pensioni al limite della sociale o comunque molto basse”.
“L’inps deve innanzitutto dirci qual’è la dimensione economica complessiva della questione – avverte Matteo Orfini, deputato del Pd alla Camera e presente all’incontro – Bisogna vedere dentro quella dimensione complessiva quali casistiche si presentano in termini di reddito dopodiché si può immaginare ad esempio un fondo di solidarietà specifico o altri strumenti”.