Gifuni miglior attore protagonista con 'Esterno Notte', Barbara Ronchi migliore attrice con 'Settembre'. A Marina Cicogna il premio alla carriera

Quattro premi ciascuno tra Le Otto Montagne, Esterno Notte e La Stranezza. A trionfare nella notte di gala dei David di Donatello è però il film dalla regia di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh, tratto dall’omonimo libro di Paolo Cognetti. “L’ho letto e ho detto ‘sì’, lo faccio’. È stato un viaggio e un gruppo incredibile“, le parole a caldo di Felix van Groeningen ricevendo la quarta statuetta (migliore autore della fotografia, migliore sceneggiatura non originale e miglior suono, le altre), quella più importante. “Grazie per questa dichiarazione d’amore, amiamo l’Italia tanto. Che bello”, le parole commosse di Charlotte Vandermeersh.
A Esterno Notte vanno invece il miglior attore protagonista con con Francesco Gifuni, il miglior montaggio, il miglior trucco e la migliore regia: “Non me l’aspettavo questo premio, però l’accetto… Sapete, quando si ha una certa età si diventa saggi, l’importante è non fermarsi e mi auguro di avere ancora un po’ di tempo per fare delle cose belle“, ha commentato il maestro Marco Bellocchio. Barbara Ronchi, invece, si prende il premio come migliore attrice protagonista per ‘Settembre’ di Giulia Louise Steigerwalt.

A Marina Cicogna il David alla Carriera

Sono questi gli highlights della 68esima edizione dei premi David di Donatello, per la prima volta dopo il Covid “senza mascherina”, come sottolinea Carlo Conti in conduzione accanto a Matilde Gioli. Il meglio del cinema italiano riunitosi per la prima volta ai Cinecittà@Lumina, una cerimonia in cui sono stati assegnati in tutto 25 Premi David di Donatello e i David Speciali. Il David alla Carriera 2023 è andato a Marina Cicogna, due invece i David Speciali: a Isabella Rossellini, una delle più note e apprezzate attrici italiane nel mondo, e a Enrico Vanzina, tra gli autori cinematografici più amati dal pubblico italiano, specialmente in coppia con il compianto fratello Carlo. ‘Il grande giorno’, diretto da Massimo Venier con Aldo, Giovanni e Giacomo è il film vincitore del David dello Spettatore, mentre a ‘Le variabili dipendenti’ di Lorenzo Tardella va il David di Donatello per il Miglior cortometraggio. Numerosi gli intermezzi, a cominciare dal ricordo di Anna Magnani nei 50 anni dalla sua scomparsa con Noemi al pianoforte.
C’è anche il momento di commozione, quella di Michele Placido quando sale sul palco a ritirare il premio giovani per ‘L’Ombra di Caravaggio’ ringraziando poi il maestro Marco Bellocchio “per avermi insegnato a stare davanti e dietro la macchina da presa”. Tra gli ospiti della serata, l’attore e regista statunitense Matt Dillon che ha premiato Isabella Rossellini e ha dichiarato amore all’Italia (“Una seconda casa per me, mi piace dalla A alla Z ma se devo scegliere dico Roma”) e che sarà al prossimo Festival di Cannes fra i protagonisti di Asteroid City di Wes Anderson, e Matteo Bocelli che si è esibito in ‘Love of my Life’ dei Queen al pianoforte.

Il mondo del cinema al Quirinale

In mattinata, il mondo del cinema e dello spettacolo italiano si era recato in visita al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il quale, dopo aver ricordato Gina Lollobrigida e aver espresso “grande riconoscenza” nei confronti del patron Gian Luigi Rondi, ha ricordato che “questa giornata è la festa del cinema italiano ma anche una importante vetrina. Ogni anno è un punto di avanzamento”. Il Capo dello Stato ha detto anche che il Premio David di Donatello esprime la “storia del cinema, che è storia italiana”, ha aggiunto Mattarella, rimarcando che “tra i problemi, vi è quello che riguarda le presenze nelle sale cinematografiche“, quei “tanti nostri ‘Nuovo Cinema Paradiso'” che “rappresentano un patrimonio di socialità. Non vanno ignorati i problemi, ma nel cambiamento il cinema può certamente vincere la sua partita”.
Un’impresa che invece, secondo il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi risulta “disperata perché la socialità è perduta da molto tempo“. Una speranza invece prova a darla la sottosgeretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni: “Metteremo a disposizione un finanziamento da 20 milioni per promuovere il cinema in sala. Dal 16 giugno al 16 settembre tutti i film italiani ed europei saranno fruibili al cinema a 3 euro e 50. Il resto ce lo metteremo noi. Il cinema va visto in sala, non c’è storia”.

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