Lo ha detto il portavoce del Cremlino Peskov a proposito della vittoria del documentario premiato dall'Academy

Agli Oscar 2023 è stato premiato anche il documentario sul dissidente russo Navalny, che si intitola proprio ‘Navalny’. “Non posso giudicare le qualità di questo documentario, non l’ho visto, quindi non sarebbe logico dire nulla. Anche se non l’ho visto, oso supporre che qui ci sia un certo elemento di politicizzazione del tema. Anche Hollywood a volte non si sottrae al tema della politicizzazione”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla domanda su come il Cremlino percepisca la premiazione agli Oscar del documentario su Alexey Navalny, come riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

Solo in serata il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny, attualmente in carcere, ha appreso dal suo avvocato che il documentario a lui dedicato si è aggiudicato l’Oscar.

La sua portavoce, Kira Yarmysh, ha spiegato che il politico 46enne stava partecipando a un’udienza tramite collegamento video dalla prigione quando il suo avvocato gli ha dato la notizia della vittoria del documentario ‘Navalny’, del regista Daniel Roher. L’avvocato non ha riferito quale sia stata la reazione di Navalny.

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