L'attore francese è accusato di stupro, la regista contro il quotidiano Libération: "Sbalordita, calpestata la presunzione di innocenza"

Valeria Bruni Tedeschi si dice sbalordita e punta il dito contro la stampa francese per il trattamento riservato a Sofiane Bennacer, attore protagonista del film della regista italiana Forever Young (Les Amandiers), con cui lei stessa ha una relazione, ora accusato di stupro. L’artista, sorella di Carla Bruni, premette in una nota, di aver grande rispetto delle vittime di violenza, essendo stata lei “stessa vittima di abusi durante la sua infanzia” e conoscendo “il dolore di non essere stata presa sul serio”, ma questo non le impedisce – aggiunge – di essere “sbalordita, leggendo il quotidiano Libération di oggi, di vedere il trattamento riservato a un giovane uomo oggetto di un’indagine penale in corso, senza alcun rispetto per le persone che stanno lavorando su questa indagine, né per il principio di presunzione di innocenza“.

“Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne. Tengo ad esprimere, innanzitutto, il mio grande rispetto per la libertà di parola delle donne e il mio profondo attaccamento al fatto che possano essere ascoltate”, inizia la regista nel comunicato letto anche durante la presentazione del suo film a Roma. 

“Sono rimasta artisticamente impressionata – ha spiegato Bruni Tedeschi – da Sofiane Bennacer sin dal primo secondo del casting del mio film e ho fortemente voluto che ne fosse l’attore principale nonostante le voci che circolavano, di cui ero a conoscenza.I  miei produttori hanno espresso timori e riserve, ma gli ho comunicato che queste voci non dovevano mettere in discussione questa scelta e che era impensabile per me fare il film senza di lui. Mi hanno dato fiducia, nel rispetto che dimostrano per le scelte artistiche delle loro registe e dei loro registi. Li ringrazio e mi assumo la piena responsabilità della mia scelta”.

Bruni Tedeschi: “Linciaggio mediatico”

“Successivamente – ha proseguito la regista e attrice – abbiamo saputo che era stata presentata una denuncia. Le riprese erano allora iniziate, e cambiare attore avrebbe creato ostacoli giuridici insuperabili. Per quel che mi riguarda, avevo avuto modo di conoscere Sofiane Bennacer da diversi mesi sul lavoro, in particolare durante il lungo periodo delle prove, ed ero completamente sicura delle sue qualità umane: quando filmi qualcuno, ‘vedi’ chi hai di fronte a te. Questa mattina, sono indignata nel vedere che un giornale come Libération possa calpestare a tal punto il principio della presunzione di innocenza, ostentare vergognosamente questa vicenda, e mettere in prima pagina la foto di un giovane uomo con del sangue sulle mani. Ad oggi, è chiaro a tutti che non è stato ancora giudicato, e questa scelta editoriale non è secondo me altro che un puro linciaggio mediatico, ben lontano dalla volontà di informare in modo obiettivo e imparziale. Aggiungerei che decine e decine di persone si sono dedicate con passione e impegno totale al film, e che questo approccio è profondamente irrispettoso di tutto il loro meraviglioso lavoro”.

“Abbiamo una relazione amorosa”

“Non devo esprimermi – ha concluso – sulla mia vita privata, ma visto che sono tenuta a renderne conto, voglio dire che abbiamo effettivamente una relazione amorosa, ma questo rapporto è iniziato molto dopo la fine delle riprese, ed è basato innanzitutto su un’amicizia profonda”.

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