12 nomination per 'Il potere del cane' e 10 per 'Dune'
C’è tanta Italia in corsa nella notte delle stelle. Guidata da un Paolo Sorrentino che punta a centrare una magica doppietta agli Oscar. Il regista napoletano ce l’ha fatta: la sua ultima fatica, ‘E’ stata la mano di Dio’, è entrata nella cinquina da cui, il 27 marzo, uscirà il ‘best international feature film’, il miglior film internazionale. L’auspicio è che il 27 marzo, al Dolby Theatre di Los Angeles, l’ambita statuetta finisca nelle sue mani, a otto anni dal trionfo de ‘La grande bellezza’. Dopo aver incantato l’Academy con un omaggio dolceamaro a Roma, Sorrentino proverà a concedere il bis con la sua Napoli, sfondo di un racconto autobiografico carico di emozione e già in grado di conquistare il Gran Premio della Giuria a Venezia. Il giovane protagonista, l’esordiente Filippo Scotti, ha ricevuto il premio Mastroianni.
“Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria”, ha commentato il regista. “E’ un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l’ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre. Per arrivare fin qui – ha aggiunto – c’è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio”.
Sorrentino se la vedrà con ‘Drive my car’ di Ryusuke Hamaguchi (Giappone), l’avversario più temibile e già trionfatore ai Golden Globes tra i film stranieri, ‘Flee’ di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca), ‘The worst person in the world’ di Joachim Trier (Norvegia), ‘Lunana: A Yak in the Classroom’ di Pawo Choyning Dorji (Buthan). Ma a tenere alto l’onore del nostro Paese, il 27 marzo, ci sarà anche il genovese Enrico Casarosa, regista del delizioso ‘Luca’, produzione Disney-Pixar, candidato come miglior lungometraggio d’animazione e ambientato nella Liguria di fine anni ’50.
Il concorrente più temibile sarà un’altra produzione Disney, ‘Encanto’. Italia che, poi, tiferà anche per il fiorentino Massimo Cantini Parrini, candidato per i costumi di ‘Cyrano’. Le candidature sono state annunciate, via streaming, dagli attori Leslie Jordan e Tracee Ellis Ross. Il ‘duello’ che segnerà l’edizione numero 94 dei premi dell’Academy è quello tra ‘Il potere del cane’ e ‘Dune’, che hanno ottenuto il maggior numero di nomination. Il dramma a tinte western di Jane Campion ha ottenuto 12 nomination, il kolossal fantascientifico di Dennis Villeneuve 10. Entrambi sono candidati come miglior film.
‘Il potere del cane’ ha ottenuto anche le nomination per la miglior regia e per tutti i suoi attori, il protagonista Benedict Cumberbatch e i non protagonisti Kirsten Dunst, Jesse Plemons e Kodi Smit-McPhee. Occhio però alla maggior sorpresa delle candidature, il già citato ‘Drive My Car’, che corre anche come miglior film, regia e sceneggiatura originale. Le altre pellicole candidate come miglior film sono ‘Belfast’, ‘I segni del cuore’, ‘Don’t Look Up’, ‘Una famiglia vincente – King Richard’, ‘Licorice Pizza’, ‘La fiera delle illusioni – Nightmare Alley’ e ‘West Side Story’. Campion, già nominata agli Oscar per ‘Lezioni di piano’ del 1993, è diventata la prima donna ad essere nominata due volte come miglior regista.
L’autrice neozelandese dovrà battere la concorrenza di Kennet Branagh (Belfast), Ryusuke Hamaguchi (Drive My Car), Paul Thomas Anderson (Licorice Pizza) e Steven Spielberg (West Side Story). Oltre a Cumberbatch, in lizza per la statuetta come miglior attore ci sono Javier Bardem (A proposito dei Ricardo), Andrew Garfield (Tick, Tick… Boom!), Will Smith (Una famiglia vincente – King Richard) e Denzel Washington (Macbeth). In corsa per la statuetta alla miglior attrice protagonista Jessica Chastain (Gli occhi di Tammy Faye), Olivia Colman (La figlia oscura), Penélope Cruz (Madres Paralelas), Nicole Kidman (A proposito dei Ricardo) e Kristen Stewart (Spencer). Resta a bocca asciutta e non riesce a ripetere la nomination avuta due anni fa con ‘A star is born’ Lady Gaga, la Patrizia Reggiani di ‘House of Gucci’.
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