Il premier Pedro Sanchez: "Non possiamo permettere doppi standard"
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto l’espulsione di Israele dall’Eurovision ricordando che anche la Russia è stata espulsa e che non si possono adottare “doppi standard neanche nella cultura”.

Sanchez: “Non possiamo permettere doppi standard”
“Nessuno si è portato le mani alla testa quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina e si è chiesto” che Mosca “fosse esclusa dalle competizioni internazionali, come ad esempio dall’Eurovision. Anche Israele non dovrebbe” partecipare, “non possiamo permettere doppi standard nemmeno nella cultura”, ha detto il leader alla presentazione del rapporto ‘I settori culturali e creativi in Spagna’ a cura della Fondazione Cotec, presso il Museo del Traje di Madrid.
La tv spagnola solleva dubbi sul televoto dell’Eurovision
Ad alimentare il fuoco della polemica ci ha pensato anche la radio-tv pubblica spagnola, Rtve, che ha annunciato che chiederà all’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu), organizzatrice del festival, di aprire un dibattito sul televoto nel concorso per valutare se la forma in cui viene effettuato sia la più adeguata. Secondo Rtve diversi Paesi presenteranno la stessa richiesta, ritenendo che il televoto sia influenzato dai conflitti bellici attualmente in corso, che potrebbero far perdere alla cerimonia il suo spirito culturale.
La tv iberica ha chiesto poi di conoscere quanti voti ciascun Paese in gara abbia ricevuto dalla Spagna. La richiesta è avvenuta dopo che la cantante israeliana Yuval Raphael che era al 20° posto, con 60 voti della giuria, è arrivata seconda ricevendo 297 punti dal televoto.
Raphael è stata la concorrente più sostenuta dal territorio spagnolo. Qualcosa di simile è successo anche agli artisti ucraini Ziferblat, favoriti dal televoto. L’artista spagnola in gara, Melody, che ha presentato il brano ‘Esa Diva’ è arrivata 24a su 26 e ha ricevuto solo 10 punti dal televoto.
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