Il 31enne ex One Direction è precipitato dal balcone di un hotel: prima di lui tante le celebrità le cui vite, spesso condotte al limite, si sono interrotte bruscamente

È morto a Buenos Aires, all’età di 31 anni, Liam Payne, ex membro degli One Direction. Secondo i media argentini il cantante sarebbe precipitato dal balcone di un albergo dove soggiornava nella capitale argentina. Nella stanza di Payne sarebbe stata trovata della droga e secondo quanto avrebbero riferito dalla reception alla polizia sarebbe stato anche sotto l’effetto di alcol. La morte di Payne è solo l’ultimo caso di artisti scomparsi in circostanze misteriose dopo vite vissute al limite.

La caso più celebre Elvis Presley

Il caso più celebre riguarda Elvis Presley. La star americana del rock, dopo anni di eccessi, morì il 16 agosto del 1977 ufficialmente per un arresto cardiaco. Dietro la versione ufficiale, però, tante le teorie. La più famosa quella secondo cui la morte di Elvis sarebbe stata una messa in scena per permettergli di fuggire da una vita ormai impossibile da sostenere.

FILE – Elvis Presley performs in Providence, R.I. on May 23, 1977. (AP Photo, File)

La morte di Jim Morrison a Parigi

Un altro caso celebre qualche anno prima: quello di Jim Morrison. Il leader dei Doors fu trovato esanime il 3 luglio 1971 nella casa in cui alloggiava a Parigi. La versione ufficiale parlava di un infarto per overdose nella vasca bagno, ma, in realtà, l’autopsia non fu mai eseguita.

(AP Photo/Michel Euler)

Michael Jackson, il re del Pop ucciso dal propofol

Passando a tempi più recenti, nel giugno del 2009, moriva Michael Jackson. Il re del pop si spense a causa di un arresto cardiaco in seguito a un’intossicazione acuta da propofol, un potente anestetico somministratogli da un medico sotto contratto con la AEG, la società produttrice dei concerti di Londra, Conrad Murray.

(Aaron Lambert/Santa Maria Times via AP, Pool, File)

Amy Winehouse e gli altri del ‘club dei 27’

Altra star del mondo della musica scomparsa in circostanze controverse è Amy Winehouse. La cantante britannica, vittima di dipendenze da alcol e droghe, aveva 27 anni quando è stata trovata morta nel letto di casa sua al numero 30 di Camden Square a Londra il 23 luglio del 2011, aumentando così il triste numero dei membri del cosiddetto ‘club dei 27’ che annovera anche oltre al già citato Morrison, anche Jimi Hendrix, Janis Joplin, Brian Jones e Kurt Cobain.

(AP Photo/Kevork Djansezian, file)

 

Whitney Houston, trovata morta in una vasca

Infine, l’11 febbraio 2012, a 48 anni moriva Whitney Houston. La cantante americana sarebbe morta per un annegamento accidentale nella vasca da bagno, in seguito a un’eccessiva assunzione di droghe combinata all’aterosclerosi.

 

George Michael, morto a soli 53 anni

Aveva 53 anni quando è morto George Michael. Il cantante, compositore e produttore britannico è stato trovato senza vita il 26 dicembre 2016 nella sua casa nel South Oxfordshire in seguito a un arresto cardiaco. Inizialmente si era ipotizzata una morte a causa di un’overdose, visti i problemi di dipendenze sofferti dall’artista nel corso della sua vita. In realtà l’autopsia rivelò una patologia cardiaca. 

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Chris Cornell e Chester Bennington, due suicidi a due mesi di distanza

Il cantante dei Linkin ParkChester Bennington, si è suicidato nella sua casa di Palos Verdes Estates nella contea di Los Angeles il 20 luglio del 2017. Solo due mesi prima si era tolto la vita l’amico e collega Chris Cornell. La voce dei Soundgarden e degli Audioslave avrebbe compiuto 53 anni proprio nel giorno in cui si è poi impiccato Bennington. I due erano molto legati e al funerale di Chris il leader dei Linkin Park aveva cantato in suo onore un’emozionante versione di ‘Halleluja’ di Leonard Cohen. Cornell in un’intervista a Rolling Stone parlava così dei suoi momenti di sofferenza interiore: “Non importa quanto tu sia felice, ci sono giorni in cui ti svegli e senza nessun motivo specifico ti ritrovi in una dimensione oscura, e lì rimani”.

(Photo by Owen Sweeney/Invision/AP, File)

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