L'attore danese aveva dato ragione al collega sulla necessità di tornare a far recitare attori italiani per ruoli di personaggi italiani

I doppiatori italiani contro l’attore danese Mads Mikkelsen che aveva invocato la fine del doppiaggio in Italia. “E’ paradossale dire che il problema è il doppiaggio in un momento storico in cui nel mondo si inizia a doppiare molto di più rispetto al passato. Si doppia in America, in Francia, in Germania. Come Anad siamo cofondatori dell’UVA, un movimento mondiale che accoglie 37 associazioni da tutto il mondo, di tutto il mondo: c’è l’Africa, l’America, la Turchia. La pandemia ha fatto scoprire al pubblico americano il gusto per il doppiaggio. Alcune serie più apprezzate di Netflix sono doppiate in America, e il pubblico le ha apprezzate”. Lo dice a LaPresse Daniele Giuliani, presidente dell’Associazione nazionale attori doppiatori (Anad), rispondendo all’attore danese Mads Mikkelsen, che dando ragione a Pierfrancesco Favino sulla necessità di tornare a far recitare attori italiani per ruoli di personaggi italiani, aveva dato la responsabilità ai doppiatori dicendo che “bisogna smettere di farlo anche in Italia”.

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