Il Festival pronto alla partenza della sua 71esima edizione

Poche ore all’inizio ufficiale del 71esimo Festival di Sanremo, con l’in bocca al lupo arrivato ad Amadeus dal ministro Franceschini via messaggio: “L’ho ringraziato e gli ho detto che dobbiamo mettere in moto questa macchina. Sanremo prova a fare questo, rimettere in moto la musica. Dobbiamo provare, con le dovute attenzioni, a fare il nostro lavoro. Questo deve accadere anche per teatri, cinema, musica, bar, ristoranti. Serve equilibrio fra combattere la pandemia e vivere. E non vuol dire ignorare chi purtroppo è fermo”, racconta il direttore artistico. Questa sera sul palco di un Ariston senza pubblico prenderà il via la gara con i primi 13 Big e 4 Nuove proposte in gara. Ad aprire la kermesse sarà Diodato, vincitore della scorsa edizione con ‘Fai rumore’. Poi la sfida fra i giovani: solo due fra Gaudiano, Elena Faggi, Avincola, Folcast arriveranno alla finale di venerdì. Subito dopo, le attese esibizioni della prima metà dei Big, in questo ordine: Arisa, Colapesce Dimartino, Aiello, Francesca Michielin e Fedez, Max Gazzè, Irama, Madame, Maneskin, Ghemon, Coma_Cose, Annalisa, Francesco Renga, Fasma. 

Tanti gli ospiti, a partire dalla co-conduttrice Matilda De Angelis che ha raccontato che “neanche di fronte a Nicole Kidman ho avuto un’emozione del genere”, segno di quanto il palco dell’Ariston faccia tremare le gambe. E poi ci saranno Loredana Bertè e l’infermiera Alessia Bonari, diventata un simbolo grazie alla foto con i segni della mascherina sul volto. Presente anche la banda della Polizia di Stato insieme alla violinista Olga Zakharova e il sassofonista Stefano Di Battista. Oltre, ovviamente, al primo dei cinque ‘quadri’ di Achille Lauro. 

Ma l’attesa più grande, neanche a dirlo, è per il campione Zlatan Ibrahimovic. E in conferenza stampa gli occhi sono stati tutti puntati su di lui. Che non ha minimamente deluso le aspettative: deciso, schietto e a tratti esilarante. Un assaggio dell’Ibra che avremo modo di conoscere sul palco dell’Ariston. Le motivazioni del ‘sì’ ad Amadeus sono chiare: “Voglio dare indietro all’Italia quello che mi ha dato, non solo nel calcio. E’ arrivata l’opportunità di fare il Festival, ho chiesto e mi hanno detto che è la più grande cosa che c’è in Italia: e allora lo facciamo. Amadeus mi ha chiamato perché vuole spaccare tutti i record e io mi presento”. Fra una battuta (“so ballare, ma ballo meglio in campo”) e una provocazione (“secondo me Berlusconi mi dava l’ok per venire, mi vuole troppo bene anche se mi ha mandato a Parigi senza il mio permesso”), il campione del Milan non si tira indietro davanti alle domande più spinose. E in merito alla polemica con LeBron James precisa: “Noi atleti uniamo il mondo, la politica divide il mondo. Nel mio sport ci sono atleti da tutto il mondo, tutti sono benvenuti, non c’entra da dove arrivi. Facciamo quello che facciamo per unire, se no facevo politica. Quello era il mio messaggio: gli atleti devono fare gli atleti e i politici la politica”. 

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