Da Patty Pravo a Lo Stato Sociale, altri sedici artisti si cimentano con i suoi successi in Duets Forever. E lei lancia un appello a Lorenzo Cherubini
È proprio vero: tutti cantano Cristina. Tanto che alla D'Avena nazionale non è bastato il disco 'Duets', uscito l'anno scorso in questo periodo, per racchiudere tutti gli artisti italiani desiderosi di incidere con lei una delle sue sigle dei cartoni animati di grande successo. E visto che il progetto è andato così bene da renderla l'artista donna italiana più venduta del 2017, ha deciso di bissare. Così, con 'Duets Forever', la "fatina rock" compagna d'infanzia di intere generazioni, continua la sua vita da favola.
È lei per prima ad ammettere di quanto la bizzarra quanto straordinaria carriera si avvicini molto a una fiaba: dal pregiudizio di chi la considerava solo una "cantante di sigle" ("un po' mi faceva soffrire", racconta) quando era ancora una bambina, fino a essere una artista acclamata e amata da tutti. "La mia vita è un po' una favola. Ho iniziato da piccola con un percorso non voluto, non cercato. Quindi tutto ciò che è successo, forse doveva andare proprio così. Sono un po' una principessa di oggi, moderna. Sono una fatina rock". E basta guardarla per rendersene conto: un'esplosione di allegria racchiusa in un abito da principessa, tutto tulle lungo fino ai piedi, ma con quel tocco di trasgressione regalato da un bolerino di pelle con borchie.
Cristina D'Avena è così: impossibile da catalogare, sempre in bilico fra un mondo incantato e l'immagine di una donna forte e determinata. Addirittura sexy, però senza superare il limite. E in effetti i sondaggi l'hanno resa addirittura un'icona della sensualità: "Io sono una femmina, mi piace giocare con la mia femminilità, sempre nei limiti. Certo, appena posto una foto leggo i commenti di chi mi scrive 'ti pufferei'. Mi diverto, come quando ai concerti mi dicono 'escile'. Devo dire, però, che il mio pubblico è rispettoso: se superano il limite, lo dico e smettono subito. Sono educati".
Cristina è un vulcano, non si ferma mai. Forse per questo altri 16 artisti hanno risposto sì alla sua chiamata e hanno duettato con lei in grandi successi. A partire da Patty Pravo che si è prestata addirittura a interpretare i Puffi. Poi ci sono Alessandra Amoroso, Malika Ayane, Federica Carta, Carmen Consoli, Dolcenera, Elisa, Elodie, Il Volo, Le vibrazioni, Lo stato sociale, Fabrizio Moro, Nek, Max Pezzali, Shade e The kolors. Impossibile dirle di no? In realtà, non per tutti. E la D'Avena si toglie un sassolino dalla scarpa: "Jovanotti è un sogno che non riesco a raggiungere. Io vado ai suoi concerti, abbiamo lo stesso pubblico. Ho cercato di contattarlo ma non sono riuscita. Gli ho mandato mille messaggi di ogni tipo, possibile non ne abbia visto neanche uno? Avrei preferito mi avesse detto di no. Se cambia idea, io sono sempre qui".
Il piccolo neo non cambia però l'orgoglio della voce più amata dei bambini per il nuovo lavoro, tanto da non escludere un terzo capitolo della saga. E visto che l'idea originaria era nata dietro le quinte del Festival di Sanremo, dove partecipò come super ospite nel 2016, viene spontaneo chiedere se su quel palco di tornerebbe. "Sono titubante – risponde, dimostrando grande lucidità – non so se partecipare in gara potrebbe essere giusto o no. Canto da 36 anni lo stesso repertorio, mi sono sempre divertita. Non so se mi piacerebbe, dovrebbe essere una roba pazzesca. Farei più volentieri l'ospite. A me piace portare in giro la mia musica". Magari in tv? "Perché no, ci stiamo pensando. Potrebbe essere una serata evento, una festa. Ma non è facile da organizzare".
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