Il saluto è ormai cult dopo il successo del film Marvel

È il quattordicesimo film più visto della storia, al primo posto del box office americano ormai da settimane e ora ha conquistato anche gli sportivi. Il nuovo capitolo Marvel, Black Panther, è ormai un vero e proprio fenomeno culturale tanto che il saluto con le braccia incrociate ("Wakanda Forever") che il supereroe fa nel film è replicato ovunque. Persino sui campi da gioco.

Nel mondo del calcio è diventato subito di moda. I giocatori dell'Huddersfield Town, Steve Mounie e Colin Quaner, lo hanno usato per festeggiare un gol segnato nel campionato inglese contro il West Bromwich Albion. Mentre Paul Pogba del Manchester United ha incrociato le braccia per festeggiare un gol contro il Chelsea.

Ma anche i tennisti non sono da meno. Durante il torneo di Indian Wells, in California, il francese Gaël Monfils ha festeggiato la propria vittoria su Matthew Ebden e poi quella successiva contro John Isner incrociando le braccia. In seguito ha confermato l'omaggio a Black Panther: "Il film è grandioso e significa molto per la nostra comunità". Anche la collega americana Sachia Vickery ha incrociato le braccia come il supereroe di Wakanda dopo la vittoria sulla spagnola Garbine Muguruza e ha confessato di essere ossessionata dal film: "L’ho visto già quattro volte". 

Titus O’Neil e Apollo hanno portato il saluto nel mondo del Wrestling.

 

E Collins Injera del Kenya ha usato il gesto per celebrare la duecentocinquantesima meta della sua carriera

 

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