Il vincitore di Sanremo si confessa in un'intervista a DiPiù: "Avevo il terrore di ammalarmi e morire, ero diventato ipocondriaco"
I riflettori, la musica, il trionfo a Sanremo. Ma anche la droga, l'alcol e la paura di ammalarsi che condiziona le relazioni e la vita di tutti i giorni. Fabrizio Moro, fresco del successo al Festival in coppia con Ermal Meta, non dimentica il suo passato travagliato e, in un'intervista a DiPiù, confessa: "Per anni ho abusato di alcol e droghe. Ho iniziato a 18 anni: con gli amici andavo in discoteca e prendevo pasticche, tipo l’ecstasy, per 'sballare'. E l'alcol scorreva a fiumi. Poi a 27 anni ho smesso". Il cantautore 42enne spiega anche come è riuscito a disintossicarsi: "Io sono un vigliacco, ho il terrore della morte. A un certo punto ho iniziato a stare male, mi sentivo debole. Sono andato a fare le analisi del sangue. E i risultati mi hanno spaventato".
"Quando ho capito che dovevo disintossicarmi, un altro disagio è arrivato: la paura di ammalarmi ha iniziato a condizionarmi. Ero ipocondriaco: non uscivo più di casa se non ero sicuro di andare in un luogo con vicino un ospedale. E pure con le donne avevo problemi. Per paura delle malattie, non volevo più fare l’amore. Ho rinunciato al sesso per un bel po'", rivela Moro.
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