Virtuosismi sonori nel tredicesimo album da solista dell'ex di Simon & Garfunkel
'Stranger to Stranger': è questo il titolo del tredicesimo album che Paul Simon pubblicherà da solista il 3 giugno su Concord Records. Caleidoscopio di idee e di emozioni, 'Stranger to Stranger' mostra un nuovo, vivido ritratto dell'arte di Simon, virtuoso nel duplice ruolo di compositore e cantante. L'album – il primo dai tempi dell'acclamato 'So Beautiful or So What' (2011) – accompagna l'ascoltatore in un nuovo, avventuroso mondo musicale dove ogni attesa si fa sfuggente, e la sorpresa è dietro l'angolo, così come già accadeva trent'anni fa con un altro capolavoro, 'Graceland'.
Il senso di avventura sonora di 'Stranger to Stranger' è ben esemplificato già dalle prime due tracce dallo humour disincantato, 'The Werewolf' e 'Wristband'. La prima canzone, 'Insomniac's Lullaby', ha portato Simon nella direzione dei nuovi orizzonti musicali dischiusi da Harry Partch, il compositore e teorico americano del Novecento che per primo fabbricò nuovi strumenti in grado di produrre intervalli microtonali. Per catturare il suono di questi strumenti tanto inusuali, Simon ha trasportato il proprio equipaggiamento per registrare al laboratorio della Montclair State University del New Jersey, dove è conservata la collezione degli strumenti originali di Harry Partch. "Il suono è l'oggetto di questo album – spiega Simon -, e ne caratterizza ogni singola canzone. Se la gente lo avvertirà, sarò contento. La giusta canzone al momento giusto può vivere per generazioni. Un bel suono è per sempre".
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