Presentati in Viale Mazzini a Roma i due nuovi episodi de 'Il Commissario Montalbano' che andranno in onda a partire da lunedì prossimo

 Il Commisssario Montalbano, il poliziotto più amato dagli italiani, torna sul piccolo schermo con due episodi inediti tratti come sempre dalla penna impareggiabile di Andrea Camilleri. Si comincia lunedi' 29 febbraio su Rai Uno con 'Una faccenda delicata' mentre lunedì 7 marzo sarà la volta di 'La Piramide di fango'. Con Luca Zingaretti ed il suo gruppo storico di fidati collaboratori una novità. Il volto della bella Livia, l'eterna fidanzata di Montalbano, sarà interpretata da Livia Bergamasco.

"Montalbano sta bene ed è in ottima forma. Per me è come andare ogni 2-3 anni a trovare un amico al quale mi sono affezionato per vedere come sta. Le storie sono all'altezza delle migliori di Camilleri e spero che il pubblico apprezzerà", racconta il protagonista Luca Zingaretti. "Se avvertissi stanchezza verso Montalbano smetterei subito ma per me è sempre un piacere doppio". Sul motivo del successo della serie l'attore ha le idee chiarissime: "Un signore che si chiama Andrea Camilleri e che ha un mondo interiore fanciullesco sedimentato in uomo di 90 anni". Secondo Zingaretti lo scrittore siciliano ha creato: "un personaggio che è estremamente seducente a cui noi uomini vorremmo assomigliare e le donne avere vicino".

Fra i più amati personaggi della serie c'è senza dubbio Agatino Catarella, interpretato da Angelo Russo. "Io ero un cabarettista di strada e temevo di non essere all'altezza del ruolo cosi' importante che mi era stato affidato – racconta – avevo tanta paura ma alla fine ci sono riuscito". "Recitare in Montalbano ci ha dato tutto regalandoci la possibilità di farci conoscere", ammettono invece Cesare Bocci e Peppino Mazzotti, gli attori che nella fiction interpretano i personaggi di Mimì Augello e Giuseppe Fazio. Dieci milioni medi di spettatori per gli ultimi episodi inediti il 'Commissario Montalbano' è senza dubbio uno dei fiori all'occhiello della programmazione Rai. "E' un simbolo di cosa voglia dire servizio pubblico – conclude la direttrice di Rai Fiction, Eleonora Andreatta –  E' lo specchio dell'Italia con i suoi lati oscuri ma anche con la sua forte coscienza civile ed il suo senso etico". Un format che ha ormai ampiamente sorpassato i confini dello stivale ed ora viene visto ed apprezzato in 65 paesi dagli Usa all'Australia.
 

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