Roma, 9 set. (LaPresse) – “Credo che il servizio pubblico debba trattare tutto, il problema è di come lo tratta. Io ritengo che noi abbiamo trattato la vicenda come debba essere trattata dal servizio pubblico”. Così il conduttore di Porta a Porta, Bruno Vespa, nella puntata odierna dove ha ospitato l’assessore alla Legalità del comune di Roma, Alfonso Sabella, che gli contestava la mancanza di ‘vittime‘ del clan Casamonica alla puntata. “Quando Biagi ha intervistato Sindona e Buscetta o quando Santoro ha intervistato Massimo Ciancimino c’erano forse le vittime? Lasciateci fare il nostro mestiere”.
“La puntata di Porta a Porta di ieri mi ha stupito sul piano personale, perché ho trovato una folklorizzazione di un fatto gravissimo ovvero la presenza delle mafie sul territorio di Roma”. Lo ha detto l’assessore alla Legalità del Comune di Roma Alfonso Sabella a Porta a Porta. “Dietro la simpatia un po’ burina di Vera Casamonica, si celano violenza, prepotenza, un mondo fatto di violenza e di usura ed il dolore di tante vittime … La loro voce in trasmissione è mancata”.
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