di Elena Andreasi
Milano, 25 giu. (LaPresse) – E’ stato un vortice di emozioni e colori quello che ci ha travolti percorrendo il Cardo e la Lake Arena di Expo Milano venerdì scorso. Per l’apertura della settimana di protagonismo della Regione Piemonte, ancora in corso, gli artisti della scuola torinese Cirko Vertigo diretta da Paolo Stratta – io fra loro – hanno messo in piedi uno spettacolo a cielo aperto intitolato ‘Circus Made in Piemonte’, reso possibile grazie alla sinergia e alla collaborazione fra staff e artisti durante tutto l’arco della giornata. Come una grande famiglia siamo partiti dalla Stazione di Porta Susa tutti assieme, per tornarci ancora insieme solo a notte fonda.
Le danze – o meglio le acrobazie – hanno preso il via con una parata in bianco, che ci ha permesso di mescolarci alla folla, travolgendola con la musica della banda, i sorrisi di un trampoliere, e i salti degli acrobati che hanno fatto pezzi di mano a mano in coppia o di giocoleria con clavette e bandiere. Passeggiare per il Cardo al ritmo di musica, con i mastodontici padiglioni Expo ai lati, ognuno diverso e originale, e la folla armata di cellulari pronti a immortalare il momento, è stato uno spot di arte libera e pura.
Poi dalle 18 fino alle 21.30 è stata la volta di quattro blocchi di numeri circensi davanti al colorato e suggestivo Albero della vita, simbolo del Padiglione Italia: dall’equilibrismo su filo teso ai tessuti aerei, dal palo cinese alla corda molle fino al cerchio aereo, in una quarantina ci siamo alternati in ogni genere di disciplina. L’arte si è respirata durante tutto il giorno: dalla mattina – lo staff tecnico è arrivato a Expo a notte fonda per montare la struttura per i numeri aerei – fino alla preparazione dei numeri singoli. Noi artisti ci si sono truccati, vestiti, scaldati e stretchati su un prato di fianco al piazzale dell’Albero della vita, che si è illuminato per noi e per il pubblico al tramonto, mentre il cielo si tingeva di rosa.
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