Torino, 16 mag. (LaPresse) – “Di Cannes posso dire poco, non essendoci mai stata, ma sono molto fiera che ci siano questi tre italiani favolosi che hanno fatto tre film completamente diversi, quindi è interessante che tutti propongano un’angolazione diversa dell’Italia”. Carolina Crescentini, intervistata da LaPresse al Salone del libro di Torino, è campanilista per Nanni Moretti, Matteo Garrone e Paolo Sorrentino in concorso al Festival di Cannes.
Con una piccola osservazione, riferita non tanto a ‘Mia madre’, quanto a ‘Il racconto dei racconti’ e a ‘Youth’. “Se devo essere fino in fondo onesta, malgrado io faccia un tifo folle, da professionista rosico un po’ perché in due dei film ci sono soprattutto attori internazionali. Ce li andiamo a trovare tutti fuori? La realtà adesso è mettersi a studiare l’inglese come se non ci fosse un domani”.
L’attrice, però, mantiene il riserbo sui nuovi progetti. “C’è una cosa che non posso ancora dire, a breve dovrò farlo, ma sto per iniziare una roba e posso solo dire che mi piace, e con un regista che conosco già. Non posso dire di più sennò mi menano”, racconta ridendo.
arolina Crescentini torna nel capoluogo piemontese dopo aver fatto parte della giuria del Torino Film Festival. “Speriamo di tornarci ancora – dice – amo tanto Torino, ho avuto l’opportunità di fare quattro film qui, ci ho vissuto per un po’ e ho capito che mi ci trovo bene. C’è una qualità della vita alta, i torinesi mi piacciono. E quando faccio una ‘toccata e fuga’ rosico, perché vorrei andare a trovare le persone che ho conosciuto stando qui. Attualmente si sono trasferiti diversi miei amici da Roma a Torino, molta gente di cinema comincia a sceglierla come città dove vivere”. “Io avrei problemi con la luce, perché amo Torino – aggiunge – ma la luce di Roma è una dipendenza”.
Per Carolina Crescentini è la prima volta al Salone del libro; l’attrice, infatti, è membro della giuria del premio ‘Morandini corti d’autore’, con presidente Ferzan Ozpetek. “Mi trovo molto bene – racconta – e mi spiace non poter girare tutti gli stand, perché leggo molto, anche se a breve dovrò passare agli ebook, sennò tra un po’ esco di casa io”.
L’attrice romana elenca tra i suoi autori preferiti Michel Houllebecq, Chuck Palahniuk, Amelie Nothomb, Raymond Carver, Don De Lillo, mentre “adesso sto leggendo ‘Limonov’, mi sembra bello”, dice parlando del libro di Emanuel Carrère, l’autore francese a cui oggi è stato conferito il Premio letterario internazionale Mondello.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata