Racconigi (Cuneo), 10 nov. (LaPresse) – Si chiama ‘Virgil’ e usa la rete 4G di Tim: è il primo robot studiato per le visite nei musei. L’applicazione sarà in funzione dall’8 dicembre nel Castello di Racconigi (Cuneo) e permetterà di visitare ambienti non inseriti nei percorsi turistici. L’occhio digitale è stato sviluppato in via sperimentale dal Jol Crab di Telecom Italia in collaborazione con il dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino.

Il design di Virgil è ispirato alla palma dell’artista Pelagio Palagi (‘700-‘800). Alla palmetta pelagiana si sostituiranno altre immagini che cambieranno “d’abito” Virgil. “Il robot avrà una veste diversa in base al bene architettonico in cui sarà utilizzato e si ispirerà al luogo in cui opererà”, hanno garantito gli organizzatori, annunciando l’intenzione di diffondere il robottino anche in altre realtà oltre al Castello di Racconigi.

GERMAK: ROBOT VIRGIL NON SOSTITUISCE RUOLO DELLE GUIDE – Il nuovo robot che dall’8 dicembre farà da guida museale al Castello di Racconigi “non è in concorrenza con l’uomo”. Lo sottolinea il professore Claudio Germak, del dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino. Il robot rispetta infatti l’approccio ‘RoboEtico’ che misura l’impatto della tecnologia sull’uomo. “Virgil rispetta la privacy del visitatore e non sostituirà il valore del lavoro della guida ma lo arricchirà e personalizzerà”, assicura il professore Germak. “La guida teleopera il robot a distanza e le immagini si vedranno attraverso smartphone, tablet e su alcuni schermi presenti in alcune sale del Castello”, ha spiegato Marco Gaspardone, responsabile Joint open lab Telecom Italia.

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