Roma, 12 ott. (LaPresse) – “Ogni famiglia romana paga una tassa di 30 euro all’anno per mantenere l’Opera di Roma. Roma ha dato un contributo di 107 milioni di euro, abbiamo debiti per 29 milioni e abbiamo voluto dialogare col governo. Di fronte a questo, abbiamo persone che hanno comprato il biglietto e sono arrivate da New York e Sidney per vedere uno spettacolo unico al mondo alle Terme di Caracalla, e si trovano il sovrintendente che dice ‘Cari signori, non c’è lo spettacolo'”. Così a Sky Tg24, il sindaco di Roma Ignazio Marino, ha parlato della questione del Teatro dell’Opera di Roma, che ha portato al licenziamento collettivo dell’orchestra e del coro e della conseguente esternalizzazione. “Per 15-18 persone dobbiamo chiudere un teatro? No. Dobbiamo scegliere orchestrali e coristi sulla base del merito”, ha concluso Marino.

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